Nel 2020 il Covid ha bloccato il sistema globale del lusso. Il ritorno ai livelli pre Covid è previsto tra il 2022 ed il 2023 mentre per un andamento di crescita bisognerà aspettare il 2025.
Bisognerà attendere il 2025 per vedere un tasso di crescita del settore del lusso devastato in quest’anno dal Covid. Un ritorno agli standard del 2019 è previsto nel 2022 o nel 2023 ma con diverse tracce di crescita che dipenderanno da come si svilupperanno i maggiori driver del mercato e quali strategie metteranno in campo per superare la crisi.
I dati emergono dal Monitor Altagamma Bain sui Mercati Mondiali, realizzato da Bain & Company in collaborazione con Altagamma, e dall’Altagamma Consensus 2020, elaborato da Fondazione Altagamma con il contributo dei maggiori analisti internazionali specializzati.
La diffusione del Covid e i conseguenti lockdown nazionali e limitazioni del traffico aereo, hanno portato con sé segni negativi in tutti i settori e mercati del lusso. Gli acquisti dei consumatori cinesi, giapponesi e del resto dell’Asia sono attesi in forte diminuzione nel 2020, anche se con un impatto inferiore rispetto a Europei (-25%) e Nord Americani (-21%).
Quindi, il mantra per i prossimi anni sarà ‘innovazione e trasformazione digitale’. Secondo Matteo Lunelli, presidente di Altagamma, infatti:”Vi sono alcune priorità: nel breve periodo la tutela delle filiere in difficoltà; nel medio periodo la trasformazione digitale, il rilancio del turismo, che è strategico per tutti i settori, e un’attenzione ancora più forte alla sostenibilità ambientale e sociale”.
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Lusso e Covid, nuovi stili di vita da intercettare
Per quanto riguarda i prodotti, il maggiore crollo è previsto per i gioielli (-23%), gli orologi (-25%) e l’abbigliamento (-21,5%), mentre per pelletteria (-17%) e cosmesi (-13%) il calo sarà inferiore.
Ma il Covid impatterà sul mercato dell’alto di gamma anche in termini di nuove prospettive di vita, di nuovi stili consapevoli e più moderati rispetto al passato. Ne è convinta Stefania Lazzaroni, direttore generale di Altagamma:”La trasformazione digitale delle aziende sarà certamente potenziata e la crisi porterà a nuovi stili di vita più sostenibili, moderati e consapevoli a cui interpretazione sarà determinante per il rilancio dell’alto di gamma”.