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Italia Viva, separazione finale col Governo: stasera Cdm sul Recovery Fund

Per quanto riguarda il Recovery fund, c’è ancora tensione al Governo, a causa di Italia Viva. Oggi stretta finale sul piano Recovery

Matteo Renzi, sullo sfondo Giuseppe Conte (Fonte foto: web)

Recovery Fund e le incertezze del Governo. Ci sono ancora attriti sulla questione e Renzi porta Italia Viva verso il voto negativo. Per quanto riguarda il Mes, mancano poche ore alla decisione finale, lì Conte si fa forte della responsabilità delle Camere.

Rinvii continui su Mes e Ricovery Fund, è arrivata in serata, ieri l’accordo del Governo sul Fondo europeo salva-Stati. Però per quanto riguarda lo snodo, Matteo Renzi e Giuseppe Conte continuano a non trovare un accordo finale sul Recovery Fund ed anche ieri hanno avuto un dibattito molto lungo. Il voto finale del Parlamento sul Mes, è atteso nella serata di oggi. Dopodiché, dovremmo assistere ad un Consiglio dei Ministri per parlare del Recovery Plan.

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Decisioni sul Recovery a breve: Mes ancora in alto mare

Per quanto riguarda il testo della risoluzione sul Mes, sembra essere giunto finalmente ad una maggioranza. Come già detto, è Matteo Renzi con il suo partito, a lasciare il Governo in sospeso solo per quanto riguarda la grana Recovery Fund, mentre appunto per il Mes il voto del Parlamento sarebbe vicino.

Nel Cdm, ormai quasi certo per stasera, c’è quindi da aspettarsi l’avallo soltanto per il Recovery Plan, che Conte vorrebbe presto portare a Bruxelles per essere visionato. Intanto, Francesco Boccia, ministro agli Affari Regionali, commenta lo stallo del Governo: “Trovo il dibattito abbastanza surreale, non ho tempo di occuparmi di dinamiche che in questo momento non hanno a che fare con l’emergenza sanitaria, sociale ed economica”.

Nemmeno il ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, sembra contenta: “Io sarei pronta a dimettermi nel momento in cui non avessi più la possibilità di rispondere al giuramento che ho fatto. Ho giurato sulla Costituzione Italiana che prevede un processo democratico che deve essere tutelato e mantenuto. Nel momento in cui non fossi messa nelle condizioni di rispettare questo giuramento, anche per coscienza personale, sì sarei pronta anche a dimettermi”.

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Vincenzo Capuano