Ci sono casi in cui il rimborso del programma Cashback non viene accreditato o viene accreditato con importo errato. Cosa fare in questi casi? Ecco gli strumenti a disposizione.
E’ vero. Il programma Cashback è iniziato da appena due giorni ma, come si dice, prevenire è meglio che curare. Quindi, è bene sapere che ci sono dei passaggi da effettuare e degli strumenti da utilizzare nel caso fossero erogati importi di rimborso sbagliati o, peggio, l’erogazione non avvenisse proprio.
Innanzitutto, la verifica che le operazioni di pagamento siano stati registrati correttamente, che l’importo rimborsato sia giusto così come l’effettivo accredito è nell’onere del consumatore. Sulla app Io si potrà verificare lo storico delle transazioni effettuate e i rimborsi maturati. Ci si può sempre avvalere dell’assistenza di Pago PA utilizzando l’apposita funzione di assistenza disponibile sull’app IO.
Se ci sono specifiche esigenze di assistenza tecnica riguardo a problematiche su singole transazioni economiche si dovrà contattare “l’Issuer Convenzionato e/o il circuito della carta e/o il titolare del servizio di pagamento che ti ha fornito lo Strumento di Pagamento elettronico utilizzato per quella transazione”, si legge sulla guida pratica del programma Cashback.
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In tutti i casi di mancata erogazione del rimborso o di errato importo di rimborso erogato si potrà presentare reclamo a Consap S.p.A entro 120 giorni successivi all’ultimo giorno del mese nel quale è previsto il pagamento attraverso l’invio di un modulo specifico e degli allegati richiesti e che saranno messi a disposizione degli utenti sul sito della società www.consap.it
Consap darà un riscontro motivato entro 30 giorni dalla data di ricezione del reclamo, e in caso di accoglimento, disporrà quanto effettivamente dovuto.