Si starebbe profilando nel Governo la volontà di prorogare la scadenza del piano sperimentale del cashback natalizio. Un modo per bypassare i disservizi tecnici delle scorse ore.
I disagi ed i disservizi di questi giorni sembrano non essere passati inosservati a Palazzo Chigi. Ed infatti il Governo starebbe pensando di prorogare la data di conclusione del programma sperimentale del Cashback di Natale fissata nel prossimo 31 dicembre.
L’esecutivo starebbe pensando, infatti, ad una proroga fino al 6 gennaio per intercettare i consumi post Capodanno e quelli in previsione della Befana. Ma la proroga potrebbe essere anche un modo per bypassare le ore negative della partenza del programma con la app IO bloccata con l’impossibilità di registrarsi.
La proroga però potrebbe recare con sé problematiche di natura legislativa dovendo essere inserita probabilmente come emendamento al pacchetto del cosiddetto Milleproroghe che verrà discusso in Parlamento entro la fine del 2020. Bisogna anche capire come questa proroga impatterà sull’avvio ufficiale del programma Cashback previsto per il prossimo 1° gennaio e quindi il primo semestre del programma potrebbe iniziare con sette giorni di ritardo.
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Cashback di Natale, si pensa alla proroga del 6 gennaio
Il 6 gennaio 2021 potrebbe essere quindi la data di proroga del Cashback di Natale. Il Governo ci sta pensando anche memore degli ultimi disservizi avvenuti anche ieri. Proprio su questo tema ha preso posizione il Codacons che ha parlato di un vero e proprio “flop” del programma Cashback.
L’associazione in difesa dei consumatori annuncia la presentazione di un esposto alla Procura:”Di fronte al flop totale dell’extra Cashback il Codacons presenta un esposto alla procura della Repubblica di Roma in cui chiediamo di procedere per la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio“, spiega il presidente Carlo Rienzi.
Il Codacons annuncia inoltra l’invio di una diffida al Governo per la sospensione, con effetto immediato, del programma Cashback fino all’implementazione ottimale della piattaforma digitale “questo perché la situazione attuale sta creando pesanti discriminazioni tra cittadini, dal momento che i consumatori che non sono riusciti a registrarsi al programma e caricare le proprie carte non potranno concorrere ai rimborsi previsti dal piano“.