Un Imu da definire “super”, ma in senso negativo. Sta per arrivare, per tanti italiani, il sovraccarico sull’acconto Imu
L’ultima data valida per salvare l’acconto Imu è il prossimo 16 dicembre, tanti, i proprietari di possedimenti che dovranno pagare l’acconto 2020. Sono pochi a potersi guadagnare l’esonero dal pagamento, ad esempio lo sono quelle categorie produttive soggette a restrizioni o al blocco delle attività dovuto alla pandemia Covid.
Agevolazioni, soltanto per chi non è sia proprietario dell’immobile che gestore dell’attività. Buone notizie anche per abitazioni principali e pertinenze, escluse però abitazioni di lusso.
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Acconti e calcolo del super Imu
Sappiamo che la Tasi è stata abolita, ma in effetti tutto lascia concepire che è solo stata legata all’Imu. Per capire a cosa andiamo incontro, si dovrà quantificare il pagamento in scadenza a metà mese calcolando l’Imu dovuto per l’intero anno, considerando però le aliquote decise dal Comune per il 2020. A quel punto si dovrà detrarre l’acconto.
La Tasi a proposito, è stata abolita soltanto perché molto simile al tributo Imu, con una norma che ha comunque lasciato scelta ai Comuni per l’importo dell’Imposta patrimoniale unica.
Per calcolare l’imposta municipale del 2020, bisogna calcolare l’Imu effettivamente dovuta per il 2020, sottrarre l’acconto pagato a giugno e quindi, versare ciò che resta. Non dimentichiamo di calcolare bene le aliquote di competenza comunale. Ogni Comune, ha pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze, la delibera comunale contenente le aliquote di cui prima. Per i Comuni che non avessero rispettato tale data, differita poi al 16 novembre, hanno tempo per pubblicare la loro delibera fino al 31 gennaio 2021.
In questo caso, i proprietari hanno la possiblità di versare lo stesso importo dell’acconto di giugno, ovvero 50% del totale Imu-Tasi 2019. Infine, entro il 28 febbraio ognuno dovrà ricalcolare considerando le aliquote definitive versando l’eventuale conguaglio senza interessi.
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