Dall’8 dicembre parte il cashback, il rimborso del 10% per i pagamenti effettuati col bancomat, con cui il governo punta a incentivare i pagamenti elettronici.
Il cahsback è un incentivo che prevede il rimborso del 10% per le spese sostenute con carte di credito o moneta elettronica fino ad un massimo di 150 euro entro la fine dell’anno.
Il Governo ha deciso di vararlo per stimolare i consumi in una fase non propriamente agevole per i consumatori e al tempo stesso per dare un ulteriore calcio all’evasione fiscale.
Il cashback oltre ad essere applicato su tutti i pagamenti, eccetto quelli online, sarà applicato anche come confermato da Palazzo Chigi, sulle le spese sostenute per il carburante.
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Cashback: tutto quello che c’è da sapere
Si tratta di una fase di sperimentazione, prima di quello vero e proprio che partirà da gennaio 2021, che prevede una restituzione di 300 euro nell’arco dell’intero anno solare ( a fronte di una spesa massima di 3000 euro).
Per poter usufruire di questo strumento esiste l’app IO, che però ha già fatto riscontrare le prime problematiche che il circuito PagoPa ha definito momentanee. Gli app store hanno rilasciato una versione aggiornata con implementazione del nuovo servizio. Anche se sembra tutto rientrato rimane il problema per coloro che non hanno la Spid o il Pin della carta d’identità elettronica.
Esistono però dei metodi alternativi per poter avere il cashback come Yap, Satispay, Nexi Pay, che hanno delle loro procedure decisamente più semplici per potersi iscrivere. Il Premier Conte ha illustrato questa innovazione durante la conferenza di presentazione del Dpcm di dicembre. Insieme alla lotteria degli scontrini si punta a ridurre l’uso dei contanti, così come avviene già in molti paesi d’Europa, dove di fatto i pagamenti digitali vanno per la maggiore.
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