Operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna: denunciati due tunisini che trasferivano denaro ad un foreign fighter grazie al reddito di cittadinanza che percepivano senza diritto.
Operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna: denunciati due tunisini che trasferivano denaro ad un foreign fighter grazie al reddito di cittadinanza che percepivano senza diritto.
Tutto parte dall’azione dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna che hanno individuato e segnalato alla Procura della Repubblica due soggetti di nazionalità tunisina. I due sono responsabili di aver finanziato, sino allo scorso mese di aprile e avvalendosi di un money transfer in provincia di Ferrara, un pericoloso foreign fighter islamico iscritto nelle liste antiterrorismo del Belgio e localizzato in Tunisia.
L’investigazione, condotta dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, sotto la direzione della Procura della Repubblica è stata sviluppata attraverso l’esame di segnalazioni per operazioni sospette, l’analisi dei flussi di conti correnti bancari e il ricorso agli strumenti di cooperazione internazionale messi a disposizione da Europol attraverso il Terrorism Finance Tracking Program, oltre che grazie a mirate attività tecniche, appostamenti, pedinamenti e perquisizioni locali e personali.
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Succede però che, nel corso delle indagini svolte per individuare le fonti di reddito di questi trasferimenti di denaro, la Gdf accerta che gli indagati hanno fraudolentemente percepito il reddito di cittadinanza, dichiarando posizioni reddituali e lavorative non veritiere, il cui importo, pari a circa 12 mila euro, saranno chiamati a restituire.
I due tunisini denunciati per il reato di invasione di terreni o edifici in quanto occupanti, dal 2011, di un alloggio popolare pur non avendone più alcun titolo.
L’attività conferma, ancora una volta, come uno dei prioritari obiettivi sia quello di contrastare le condotte di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo agendo anche per la tutela del bilancio pubblico e la salvaguardia del sistema assistenziale e statale.
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