Il decreto ristori quater prevede il ritorno del bonus spesa finanziato dal Governo e distribuito da Comuni decidono a chi assegnarlo in base ad alcuni criteri
Il bonus spesa aiuterà ancora le famiglie in difficoltà economica. Il provvedimento è stato pubblicato ufficialmente in Gazzetta ed è finanziato con un fondo di 400 milioni di euro da parte del Governo.
Si tratta di buoni che vengono poi erogati dai Comuni italiani che possono variare da un minimo di 300 euro al mese ad un massimo di 500 euro. Ogni singola amministrazione decide poi i parametri per l’assegnazione. Quindi per conoscere i dettagli precisi, bisogna fare riferimento al proprio Comune di residenza e alle disposizioni consultabili sui rispettivi siti ufficiali.
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Bonus spesa, le condizioni principali per poterlo richiedere
In linea di massima dovrebbe essere messo a disposizione dei cittadini un modulo di autocertificazione con il quale richiedere il buono spesa. Nel prestampato bisogna segnalare il numero del nucleo familiare e se si ricevono già altri sussidi statali (come ad esempio il Reddito di Cittadinanza).
Hanno infatti la precedenza coloro che non ricevono forme di aiuto simili visto che non hanno altre risorse da cui attingere. Passando alle condizioni, vengono valutati i seguenti parametri: residenza nel Comune (tassativa), nucleo familiare, situazione del patrimonio immobiliare, disponibilità di denaro, reddito componenti della famiglia, situazione lavorativa, Isee familiare, sostegni economici pubblici già percepiti.
Chi è in linea con questi criteri, può fare domanda direttamente nella sezione del sito del Comune di appartenenza dedicata ai buoni spesa. Nei grandi centri però esiste anche l’opzione della compilazione del modello di domanda, che viene scaricata, compilata e poi inviata via email. Ad ogni modo per modalità, scadenze e qualsiasi genere di informazione a riguardo è bene consultare i siti di riferimento.
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