Il nuovo emendamento Leu e Pd sembra parlare molto chiaro sulle sorti del conto corrente dei contribuenti. Ecco cosa prevede.
L’emendamento proposto da Leu e Pd, in cui si leggono per il momento le firme dei Rossella Muroni, Erasmo Palazzotto e Luca Pastorino di Leu; Giuditta Pini, Chiara Gribaudo, Matteo Orfini, Fausto Raciti, Luca Rizzo Nervo del Pd, sembra tanto dare quanto togliere.
La proposta, infatti, ha d’oggetto da un lato l’abolizione di Imu e imposta di bollo sui conti, ma dall’altro introduce una tassazione progressiva che profuma tanto di patrimoniale.
Ma cosa prevederebbe nello specifico questo emendamento?
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Emendamento Leu e PD: addio Imu e bolli! Sì alla patrimoniale sul conto corrente
Tutto è partito dalle parole del Premier relative alla sulla grande capacità di risparmio privato degli italiani.
Da un lato questa capacità di risparmio è data, per ovvie ragioni, dalla chiusura di tantissime attività sul territorio che impediscono di “far spendere soldi”, dall’altro lato questa capacità di risparmio fa molta al Governo che, visto l’aumento dei capitali, sta cercando di mettere le mani sopra ai conti degli italiani.
L’emendamento prevede la sosituzione delle tante micro patrimoniali nascoste, come Imu sulla seconda casa e l’imposta di bollo e deposito titoli, con unico prelievo, fortemente progressivo.
Sarà applicato anche un contributo una tantum sui grandissimi patrimoni per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
In sostanza il nuovo regime fiscale si tradurrebbe in un risparmio significativo per chi possiede ricchezze fino a 500mila euro. Nel calcolo vengono inclusi gli immobili, tolto però il valore residuo del mutuo e le altre passività finanziarie. I Comuni verrebbero compensati del mancato gettito Imu con un apposito fondo di solidarietà.
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