Tutti possediamo qualche ricordo, come alcune monete antiche, magari regalateci dai nostri nonni. Sapete alcune quanto valgono?
Non tutte le monete antiche che sono state ritrovate sono finite nei musei. Alcune sono gelosamente custodite come ricordo, perché magari sono state regalate o ci piace collezionarle. Ma sapete che alcune valgono tantissimo?
Però sarà anche capitato di trovarne alcune in casa e magari non sapere cosa farne. Non necessariamente in tutti suscitano curiosità, quindi vorrebbero liberarsene. Allora perché non leggere il seguito e vedere se possiamo guadagnarci qualcosa?
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Le care vecchie lire, ecco le monete che valgono
La 10 lire coniata dal 1946 al 1950: una particolare 10 lire che fu coniata soltanto per 4 anni e soprattutto, fino a 70 anni fa. Sulla prima faccia, troviamo il cavallo alato di Pegaso, mentre dall’altro lato è raffigurato un ramo di ulivo con la scritta L.10, che rappresentava il valore effettivo della moneta. Ognuna di queste monete, se in buono stato, potrebbe essere pagata anche 80 euro. Alcuni di questi pezzi, in Fior di Conio, cioè perfette condizioni, sono stati venduti persino a 3.000 euro.
La lira arancia: coniata nel 1947, la lira arancia può costare davvero tantissimo, perché molto ricercata dai collezionisti. Si chiama così perché dal lato della “testa”, c’è raffigurato un ramo d’arancio, mentre sull’altra faccia è rappresentata una donna con ha le spighe tra i capelli. E sapete ogni singola moneta quanto può valere? In buono stato, una di esse può costare al compratore, anche 1.500 euro.
Le 50 lire Vulcano: altro pezzo da collezione, è la 50 lire del 1957. Il nome deriva dal vulcano raffigurato sulla prima parte della moneta, mentre batte un martello su un’incudine. Qui, il valore della moneta può variare a seconda delle condizioni di conservazione, ma una singola può valere dai 20 ai 70 euro, solo quelle a Fior di Conio, anche 120 euro.
5 e 2 lire: per i più giovani, specifichiamo: sì, sono esistite le 5 e le 2 lire. La 5 lire che oggi costa una fortuna, è del 1946. In pratica, è la prima 5 lire mai coniata, con un grappolo d’uva sul primo rovescio. Riusciremmo a venderla anche sui 50-80 euro, ma a Fior di Conio è costata anche 1.000 euro.
La 2 lire speciale invece, è del 1958. Anche qui, il valore finale sarebbe dato dalle condizioni. In linea di massima, dovremmo riuscire a guadagnarci anche 80 euro, ma al massimo della condizione, costa anche 500 euro.
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