Sono diverse le banche che accettano la cessione del credito per il bonus 110. Ecco quali sono e quali condizioni d’acquisto propongono ai clienti
Tra le novità più importanti del 2020 in termini di agevolazioni c’è senz’altro il superbonus al 110%. Si tratta di una strumento a cui hanno diritto coloro che effettuano lavori di miglioramento di efficienza energetica e antisismici all’interno del propria abitazione o edificio. Ad onor del vero è un credito d’imposta di cui il titolare può disporre sia in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi (viene ripartito in 5 rate annuali) o come sconto in fattura sui lavori di ristrutturazione effettuati.
Esiste però la possibilità di cedere il credito a disposizione a soggetti terzi come istituti bancari o altri tipi di intermediario. Ma lo si può cedere a qualunque banca? Facciamo una panoramica per capire chi realmente è intenzionato ad acquistare i suddetti crediti.
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In generale i gruppi bancari che si sono esposti in tal senso sono diversi e tra i più rinomati ci sono Unicredit, BNL, MPS, Intesa Sanpaolo, Mediolanum, Credit Agricole, BPER Banca, Generali Italia, Poste Italiane, Reale Mutua, Unipol Sai e Fineco Bank.
Tra le novità balzano all’occhio le Poste e le Assicurazioni. A questi vanno aggiunti anche alcuni fornitori importanti di energia come Eni Gas e Luce disposte ad intervenire acquistando il credito maturato dai coloro che effettuano lavori di messa in sicurezza.
Scopriamo quali sono alcune delle condizioni dettate dalle banche in sede di acquisto del credito tenendo presente che in linea di massima bisogna “pagare” il 10% sul totale del credito.
Ad esempio Unicredit e Generali acquistano il credito a 102 euro ogni 110 ceduti mentre Banca Intesa riconosce il 90,91% del valore nominale d’acquisto.
Diversa la situazione del Monte dei Paschi di Siena, che offre 103 euro ogni 110 euro di credito d’imposta. Questo tipo di offerta è riservata a persone fisiche e condomini.
Poste Italiane invece ha ideato un sistema di calcolo del valore del credito d’imposta ceduto. In pratica varia a in relazione all’importo e alla data di cessione. Sul sito di dell’azienda c’è un’apposita sezione dedicata a questo aspetto dove è possibile simulare la cessione del credito.
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