I pedaggi delle autostrade italiane sono molto vicini ad un aumento. Costi di manutenzione ed altre spese da coprire
Le autostrade italiane hanno un buco di 40 miliardi di euro che non può restare tale, per sopperire alle spese per carenza di manutenzione. Promesse ed anche premesse, da parte della politica, dopo il crollo del Ponte Morandi, che probabilmente non verranno mantenute. I costi per i viaggiatori sarebbero scesi, si diceva, ma pare che a breve debba accadere l’esatto contrario.
Autostrade per Italia, che detiene la metà delle tratte nazionali, dovrebbe far uscire almeno 20 miliardi per opere manutentive. Da oggi al 2038 invece, anno in cui scadrà la concessione, pare che ne vogliano mettere in campo solo 7. Intanto Aspi, continua la sua trattativa per la definitiva uscita dalla questione di Benetton, con l’ingresso dello Stato con Cassa depositi e prestiti.
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Buona parte del liquido dovrebbe arrivare dai risarcimenti di Atlanta, nella trattativa per l’uscita di Aspi. La cifra dovrebbe essere di 3,4 miliardi, mentre parte del resto arriverebbe dal piano economico finanziario, ancora però da approvare dal Ministero dei Trasporti. Tali fondi, sarebbero utilizzabili per fare “manutenzione evolutiva”, ovvero per puntare a migliorare le opere, piuttosto che rinnovarle soltanto.
Il problema è che così potremmo trovarci di fronte a gravi mancanze dei gestori per lavori di miglioramento. I 14 miliardi previsti, vanno divisi anche con le nuove opere in costruzione. Il resto, quello che resta scoperto lo pagherebbero gli utenti stessi.
Ed ecco che tutte le promesse del 2018, non solo non vengono mantenute, ma addirittura sovvertite. Secondo il Sole 24 ore tra l’altro, nel piano economico finanziario in discussione ci sarà un aumento annuo dell’1,75%, che potrebbe abbassarsi di pochissimo, nella migliore delle ipotesi, ma non è detto che accada. Siamo molto prossimi quindi, all’aumento dei costi di costruzione.
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