Un piano che dovrebbe chiudersi entro due anni: Enel per la sua energia, punta a rinnovare reti, digitalizzazioni e tanto altro
Piano industriale verde per Enel, da distribuire tra reti, digitalizzazione, elettrificazione dei consumi, mobilità elettrica e rinnovabili. La prima fetta, si chiuderà nel 2023, con i primi 40 miliardi di investimenti. Poi, altri 190 da investire entro il 2030. 95, saranno destinati alle rinnovabili, portando la capacità installata da 120 GW rispetto agli attuali 45 GW.
Fermandoci sul piano 2021-2023, tra i nuovi investimenti è previsto l’uso di 38 miliardi tramite il modello di business di Ownership ed altri due miliardi seguendo il modello di business di Stewardship. Investimenti vari, non solo su rinnovabili, ma anche per infrastrutture, reti e business clienti.
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Si guarda anche all’idrogeno verde, un settore tutto da scoprire, mentre new entry nelle strategie di sviluppo delle batterie, hanno già portato a 5 miliardi di investimento, che per il totale del 2020 sono stimati in 18. Per il 2021, saranno 20, poi 7 l’anno dopo e 3 nel 2023.
L’utile netto ordinario stimato per quest’anno è di 5-5,2 miliardi a fronte di 6,5-6,7 previsti alla fine del prossimo triennio. L’indebitamento invece alla fine del 2023, si pensa sia arrivato a circa 58 miliardi. E non finisce qui, il gruppo Enel investirà anche sullo shopping, ma l’obiettivo include società di piccola e media taglia nel settore distribuzione.
Per quanto riguarda il pensiero a lunga gittata, l’ad Francesco Starace, conferma che le ambizioni del gruppo sono di livello mondiale. L’incremento sull’Ebitda al 2030 è dell’11%, diviso tra solare, 53%, eolico al 47%. La crescita attesa dell’utile totale oscilla tra 8 e 10%. Enel infine, ha annunciato che a breve ci sarà l’uscita dal carbone.
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