Sono plurimi i contratti siglati da Chiara Ferragni con note case di moda tra collaborazioni e produzione di collezioni di abbigliamento, tali da influire sul mercato azionario. Come?
Chiara Ferragni, con circa 21 milioni di follower su Instagram è una delle Fashion Blogger e delle Influencer più seguite al mondo.
Il suo blog, The Blonde Salad oggi non è solo un semplice blog sulla moda, ma è anche un punto di riferimento nel settore fashion che ha portato la Ferragni a collaborare con le più note e prestigiose luxury & fashion brand.
La Ferragni è anche stilista, infatti, ha creato e firmato diverse collezioni di moda.
Il patrimonio di Chiara Ferragni si aggira intorno ai 10 milioni di euro; oggi la sua azienda conta 25 dipendenti e gestisce un e-commerce tutto suo.
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Che Chiara Ferragni avesse un impatto sui mercati finanziari non è una novità. Da quando l’influencer ha siglato contratti con importanti case di moda i titoli sui mercati azionari sono andati alle stelle.
Basti pensare all’ accordo chiuso con Monnalisa, l’azienda di abbigliamento per bambini con sede ad Arezzo, è stata fondata nel 1968 da Piero Iacomoni e Barbara Bertocci.
Monnalisa, quando ha chiuso l’accordo con la moglie di Fedez, ha visto le azioni salire del 60% sul segmento Aim di Borsa Italiana.
A settembre è stato siglato un accordo di licenza pluriennale con Velmar, per la produzione e distribuzione delle sue collezioni di intimo e beachwear.
Lo stesso è avvenuto per Aeffe, una società per azioni italiana, costituita nel 1988, che opera a livello internazionale nel settore del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un’ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter, calzature e pelletteria, lingerie e beachwear.
Con la Ferragni, Aeffe ha centrato un +15,23%. Il titolo, presente sul segmento Star, per un periodo è stato fermato in volatilità. Verso il termine della seduta il titolo è stato fissato a 1,12 euro.
Per tutte queste aziende è bastato dire in giro dell’accordo fatto con la Ferragni, per vedere schizzare i titoli sui mercati azionari. Infatti, la storia, in pochi mesi si ripete
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