Il Governo pensa addirittura a due nuovi Dpcm: dal 3 dicembre a Natale e uno specifico sulle feste. Ecco le novità.
Babbo Natale non deve essere torppo triste: il Governo sta lavorando per lui. In ogni caso, con la sua mascherina arriverà lo stesso nella case di tutti i bambini, purché non siano più di 6 all’interno dei casolari.
C’è ancora confusione intorno alle prossime feste, come se fossero l’unico pensiero degli italiani. Il Governo sta lavorando alacremente per fare in modo che le feste tradizionali non diventino occasione di assembramento. Si vogliono aiutare i commercianti e agevolare chi intende acquistare doni, ma si chiede di non giocare a tombola in casa in più di sei persone.
Un consiglio più che un divieto, perché facciamo fatica che poliziotti magari con la barba di Babbo Natale passeranno la viglia a controllare le case degli italiani a scoprire il ‘settimo intruso’.
Il ministro della Salute Speranza continua ad usare il pugno duro e definisce la discussione sul Natale “surreale” ma è il suo presidente, Conte, a volere puntualizzare cosa succederà dal 3 dicembre in poi. “Dobbiamo prepararci ad un Natale più sobrio; veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili”.
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Il turismo e le attività commerciali nel periodo natalizio incassano più del 30% del fatturato annuo. “Pensiamo che sarà possibile scambiarci i doni – ha detto – e permettere all’economia di crescere”. Una decisione generosa verso i tanti sacrifici che continuano ad affrontare gli italiani per via delle restrizioni. Ma gli esperti della salute storcono il naso.
Avanza l’idea che il 3 dicembre si stabiliranno due dpcm distinti: uno per i giorni che si avvicinano alle feste, e uno per le feste vere e proprie. L’Italia sarà ancora divisa in fasce colorate in base alla criticità dei contagi. Per quanto riguarda gli spostamenti, al momento impossibili nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, l’apertura arriva dal sottosegretario Zampa. “Mancano 40 giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra Regioni, ma ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili delle deroghe”.
Per quanto riguarda lo shopping natalizio, sembra sarà consentito per gli acquisti di Natale, con i negozi che potranno rimanere aperti in una fascia oraria più ampia per evitare assembramenti. Ci sarà anche l’apertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi.
Ristoranti e pub apriranno anche di sera mentre per il Cenone in casa ci saranno raccomandazioni e non divieti, inapplicabili: “Questo Natale – conferma il sottosegretario alla Salute – dobbiamo sforzarci di essere il meno numerosi possibile” perche’ “più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente e maggiore è il rischio”. Dunque “immagino si possa dire 5-6 persone al massimo, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo”.
Il coprifuoco, fissato attualmente alle 22 in tutta Italia, potrebbe essere spostato alle 23 o a mezzanotte, ma per la sera del 24 e per quella dei 31 c’è anche l’ipotesi che possa arrivare fino all’una di notte. Ma: “Non saranno permessi ritrovi di piazza e feste – ammonisce Zampa – saranno adeguatamente normati anche quei giorni perché a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe. Non possiamo immaginare una terza ondata”.
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