Il tempo mite di questi giorni sembra lasciare il passo ad una nuova perturbazione meteo con l’arrivo di un nucleo freddo dal Polo Nord. E’ tempo di riprendere gli ombrelli dal cassetto.
E’ tempo di afferrare ombrelli e di prendere i giacconi pesanti dal proprio armadio prima di uscire di casa, lockdown permettendo. Sì perchè il tempo mite di questi giorni sembra lasciare il passo ad una nuova perturbazione con l’arrivo di un nucleo freddo dal Polo Nord.
La zona maggior indiziata di subire questo arrivo di perturbazione è il Centro-Sud con previsione di forti rovesci e, in qualche caso, di veri e propri temporali e nubifragi. Si prospetta quindi un fine settimana con temperature in brusco ribasso fino anche a 10 gradi. Il Nord sarà risparmiato da questa perturbazione in virtù della presenza delle Alpi che formano una sorta di barriera. Quindi si batteranno i denti e addio alle temperature miti dei giorni scorsi che ci hanno fornito un novembre “anomalo”.
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Che la settimana non fosse propriamente positiva dal punto di vista climatico lo si è già visto ad inizio settimana con la Protezione Civile che in un comunicato di lunedì 16 novembre aveva posto l’accento sulla presenza già lunedì di piogge e temporali al Sud e venti forti su Emilia Romagna, Umbria e Lazio e aveva valutato già per lunedì 16 e martedì 17 una allerta arancione per rischio idrogeologico su parte della Basilicata ed una allerta gialla per martedì su alcuni bacini di Abruzzo, Campania e Molise, sui restanti settori della Basilicata e sull’intero territorio di Puglia, Calabria e Sicilia.
La Protezione Civile comunica questi allerta attraverso il bollettino di criticità. Il Bollettino di criticità nazionale/allerta della Protezione Civile “segnala la valutazione dei livelli di criticità/allerta idraulica, per temporali e idrogeologica mediamente attesi fino alle 24.00 del giorno di emissione (oggi) e nelle 24 ore del giorno seguente (domani) sulle 156 zone di allerta in cui è suddiviso il territorio italiano. Il documento viene pubblicato ogni giorno, di norma, alle 16.00“, si legge sulla sezione dedicata al tema.
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