Nella bozza della Manovra 2021 è prevista la proroga anche per il prossimo anno della misura della concessione del congedo di paternità.
La Manovra 2021 prevede la proroga anche per il prossimo anno della misura del congedo di paternità. Una novità sicuramente salutata di buon grado dal genitore che deve gestire lavoro e famiglia conciliando l’attività con la crescita del/della proprio figlio/a.
Il congedo di paternità si inserisce nel filone più grande della misura del congedo parentale. Ma cos’è il congedo parentale? Rappresenta un periodo di astensione facoltativo dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita. Questa facoltà è rivolta a lavoratrici e lavoratori dipendenti ma non spetta a genitori disoccupati o sospesi, genitori lavoratori domestici e genitori lavoratori a domicilio.
Congedo parentale Inps: quando e quanto spetta?
Per rispondere a questa domanda viene in aiuto il sito ufficiale dell’Inps che, nella sua pagina dedicata all’indennizzo, spiega come il congedo parentale spetti “ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi. Tale periodo complessivo può essere fruito dai genitori anche contemporaneamente. Se il rapporto di lavoro cessa all’inizio o durante il periodo di congedo, il diritto al congedo stesso viene meno dalla data di interruzione del lavoro”.
Sempre l’Inps spiega che ai lavoratori dipendenti che richiedono il congedo parentale spetta un’indennità:
pari al 30% della retribuzione media giornaliera, calcolata in base alla retribuzione del mese precedente l’inizio del periodo di congedo, entro i primi sei anni di età del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) e per un periodo massimo complessivo (madre e/o padre) di sei mesi;
un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, dai sei anni e un giorno agli otto anni di età del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento), solo se il reddito individuale del genitore richiedente è inferiore a 2,5 volte l’importo annuo del trattamento minimo di pensione ed entrambi i genitori non ne abbiano fruito nei primi sei anni o per la parte non fruita anche eccedente il periodo massimo complessivo di sei mesi;
nessuna indennità dagli otto anni e un giorno ai 12 anni di età del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento).
LEGGI ANCHE >>> Inps, bonus mamme da 800 euro: come e quando fare domanda? Tutte le istruzioni
Manovra, proroga del congedo paternità: quanti giorni spetteranno nel 2021?
Come annunciato, quindi, nella bozza della Manovra 2021 è prevista la proroga anche per il prossimo anno della possibilità di richiesta di questo speciale “permesso” quale è il congedo di paternità.
Il congedo di paternità nel 2021 ammonterà in termini di giorni, così come avvenuto nel 2020, a sette giorni e potrà essere chiesto fino al quinto mese dalla nascita del figlio anche se si tratti di adozione o affidamento. L’onere finanziario complessivo previsto è pari a 106,1 milioni di euro.
LEGGI ANCHE >>> Ok bonus bebè, ma cos’è davvero l’assegno unico? Le novità del 2021