l’INPS, con il messaggio n. 4252 del 13 novembre 2020 fornisce nuovi chiarimenti su come e quando presentare la domanda bonus mamme o premio alla nascita.
Il bonus mamme potrà essere richiesto in due casi:
- in caso di gravidanza gemellare;
- in caso di affidamento o adozione plurimi, anche gemellari.
La presentezione della domanda, ovviamente, seguirà un iter diverso a seconda della diversa situazione in cui ricadete.
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Bonus mamme per parto gemellare e per affidamento o adozione plurimi
In caso di gravidanza gemellare si possono seguire due iter mentre in caso di adozione o affidamento plurimi, bisognerà seguire solo un iter. Vediamoli insieme.
Bonus mamme per parto gemellare: l’iter
La domanda può essere presentata all’Inps in due diversi momenti:
- al compimento del 7° mese;
- dopo il parto, a nascita avvenuta.
Nel primo caso, in esito al parto gemellare, la richiedente dovrà poi presentare un’altra domanda con le informazioni relative a tutti i gemelli. In caso di accoglimento della domanda, sarà liquidata una sola quota di 800 euro.
Le altre quote del bonus di 800 euro spettante saranno erogate per ciascun gemello dopo aver presentato la nuova domanda, a parto avvenuto. Nella domanda bisognerà quindi indicare il codice fiscale di tutti i figli.
Nel caso in cui la domanda venisse presentata dopo il parto, l’invio sarà unico, e bisognerà indicare il codice fiscale di tutti i gemelli nati.
Bonus per affidamento o adozione plurimi
E’ possibile fare domanda anche in caso di affidamento o adozione plurimi, e saranno previste tante quote da 800 euro quanti sono i minorenni adottati o affidati.
In base alla situazione che ricorre, è possibile selezionare l’evento:
- “Adozione nazionale”,
- “Adozione internazionale”,
- “Affidamento preadottivo nazionale”,
- “Affidamento preadottivo internazionale”.
In un’unica domanda bisognerà inserire le informazioni di tutti i minorenni adottati o affidati.
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