Con un decreto licenziato lo scorso 30 aprile il ministero della Salute ha reso noti gli indicatori per la classificazione del rischio delle Regioni. Ma quali e quanti sono?
Continua senza sosta la polemica tra Regioni e Governo sulla classificazione del rischio delle prime e l’inserimento dei territori regionali in una fascia piuttosto che in un’altra. Le Regioni accusano il Governo di poca chiarezza, paventando anche “discriminazioni politiche”, ed il Governo, per voce del ministero della Salute, che parla di dibattito “surreale” in quanto gli indicatori sarebbero noti a tutti i soggetti in campo da mesi.
Ma è davvero così? E quanti sono questi indicatori? A venirci in soccorso è il decreto emesso dal ministro della Salute lo scorso 30 aprile. In quel provvedimento “per la necessità di classificare tempestivamente il livello di rischio in modo da poter valutare la necessità di modulazioni nelle attività di risposta all’epidemia-si legge nel decreto- sono stati disegnati alcuni indicatori con valori di soglia e di allerta che dovranno essere monitorati, attraverso sistemi di sorveglianza coordinati a livello nazionale, al fine di ottenere dati aggregati nazionali, regionali e locali”.
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Indicatori rischio regioni. Quali e quanti sono? L’elenco completo
Ma quanti sono gli indicatori del ministero della Salute? Ebbene, sono 21. A renderli ufficiali è il decreto emanato lo scorso 30 aprile. Tali indicatori verranno considerati “nella classificazione del rischio solo qualora la Regione/P.A. raccolga il dato a seguito dell’attivazione del relativo flusso informativo”, si spiega del nel decreto
1) Indicatori di processo sulla capacità di monitoraggio:
Numero di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio sintomi/totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
Numero di casi notificati per mese con storia di ricovero in ospedale (in reparti diversi dalla TI) in cui è indicata la data di ricovero/totale di casi con storia di ricovero in ospedale (in reparti diversi dalla TI) notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
Numero di casi notificati per mese con storia di trasferimento/ricovero in reparto di terapia intensiva (TI) in cui è indicata la data di trasferimento o ricovero in Tl/totale di casi con storia di trasferimento/ricovero in terapia intensiva notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
Numero di casi notificati per mese in cui è riportato il comune di domicilio o residenza/totale di casi notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.
Numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali sociosanitarie (opzionale).
Numero di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata (opzionale).
2) Indicatori di processo sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti:
Percentuale di tamponi positivi escludendo per quanto possibile tutte le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti, complessivamente e per macro-setting (territoriale, PS/Ospedale, altro) per mese.
Tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi.
Tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento (opzionale).
Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio
territoriale al contact-tracìng.
Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio
territoriale alle attività di prelievo/invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei
contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento.
Numero di casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata ima regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di
infezione confermati.
3) Indicatori di risultato relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari:
Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni.
Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS (si utilizzeranno due indicatori,
basati su data inizio sintomi e data di ospedalizzazione).
Numero di casi riportati alla sorveglianza sentinella COVID-net per settimana
(opzionale).
Numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza
integrata COVID-19 per giorno.
Numero di nuovi focolai di trasmissione (2 o più casi epidemiologicamente collegati tra
loro o un aumento inatteso nel numero di casi in un tempo e luogo definito). 3.6Numero di nuovi casi di infezione confermata da SARS-CoV-2 per Regione non
associati a catene di trasmissione note.
Numero di accessi al PS con classificazione ICD-9 compatibile con quadri sindromici
riconducibili a COVID-19 (opzionale).
Tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva (codice 49) per pazienti
COVID-19.
Tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti COVID-19.
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