Come uscire dalla crisi economica e climatica italiana? Con un pacchetto di green economy per un piano di rilancio con l’utilizzo dei fondi Next Generation.
Il Consiglio nazionale della Green Economy ha messo nero su bianco un pacchetto di proposte per incrementare gli investimenti e le misure di indirizzo. Questo piano è stato presentato nel corso degli Stati generali della green economy.
C’è la necessità quindi di cogliere l’opportunità offerta dal Green Deal europeo per un piano di rilancio con l’utilizzo dei fondi di Next Generation EU.
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Le proposte per l’energia e il clima puntano, in particolare, a indirizzare i finanziamenti europei di Next Generation EU. In particolare si mira al supporto dei processi di innovazione tecnologica per la decarbonizzazione. Obiettivo è anche potenziare produzione, distribuzione, stoccaggio e uso di fonti rinnovabili di energia. Si punta a sostenere un utilizzo esteso dell’ecobonus 110% e a introdurre una graduale carbon tax per i settori non coperti dall’Ets.
Le proposte per l’economia circolare mirano ad aumentare i finanziamenti del Piano transizione 4.0. Questo per sostenere, attraverso il credito d’imposta, investimenti destinati a misure per l’economia circolare. Si porta come esempio la progettazione di prodotti che durino più a lungo e siano concepiti per essere riutilizzati, riparati o aggiornati. O anche il recupero delle proprie funzioni o sottoposti a procedimenti di riciclo.
Il tutto, prorogando per un quinquennio le misure di sostegno agli investimenti delle imprese e raddoppiando sia la misura degli incentivi sia il limite degli investimenti agevolabili.
Per il sistema agroalimentare, infine, si propone di incentivare la diffusione delle produzioni agricole basate sui principi dell’agroecologia che favoriscono la limitazione dell’uso di prodotti fitosanitari, l’incremento della fertilizzazione organica, la riduzione delle emissioni di gas serra, la cattura del carbonio nonché l’aumento della produzione biologica.
Obiettivo principale è anche attivare iniziative di incentivazione fiscale per l’applicazione di modelli di business circolari nei settori della trasformazione alimentare e del commercio al dettaglio. Come anche primario è destinare parte delle risorse, già rivolte al sostegno dei contratti di filiera e di distretto, a supporto di specifici “contratti di filiera per la green economy.