Covid: Germania batte Italia. La Germania ha stanziato dalla scorsa primavera 284 mld di euro di finanziamenti per sostenere i tedeschi: 194 mld in più di quelli erogati dall’Italia.
Se fosse una partita sportiva si potrebbe dire che, in termini di lotta al Covid, Germania batte Italia 284 a 90. Perchè per fronteggiare la pandemia dalla primavera scorsa, il governo tedesco ha erogato 284 miliardi di euro in favore di lavoratori, imprese, scuola, trasporti e sanità. Ben 194 in più di quelli stanziati per gli stessi ambiti dall’Italia.
Includendo anche le misure previste dal “decreto Ristori”, infatti, dall’inizio della pandemia il Governo Conte ha corrisposto quasi 90 miliardi di euro. Importante lo sforzo sostenuto dal Regno Unito, che è intervenuto con 201 miliardi, mentre la Francia si è fermata a 110 e la Spagna a 46. E’ quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre.
Aiuti anti Covid: Germania batte Italia 284 a 90
La Cgia sottolinea che in Italia le principali misure introdotte per le imprese hanno riguardato:
-contributi a fondo perduto per chi ha subito riduzioni del fatturato
-la cancellazione dell’IRAP (saldo 2019 e prima rata acconto 2020 per quasi 4 miliardi di euro)
-provvedimenti di rilancio del turismo/cultura (1 miliardo di euro)
-agevolazioni fiscali per sanificazioni/canoni-locazioni immobili strumentali per 1,7 miliardi di euro
-altri 1,7 miliardi di euro previsti per il tax credit vacanze.
In Germania, invece, con circa le misure erogate alle aziende, si registrano i 100 miliardi di euro per l’acquisto di partecipazioni di società colpite dalla crisi. Ci sono i 18 miliardi di euro destinati alle ditte individuali e alle microimprese. Da evidenziare anche i 25 miliardi che sono stati spesi per “riavviare” le aziende con perdite di oltre il 60% spetto al 2019. Queste realtà produttive hanno ricevuto una compensazione fino al 70% dei costi fissi sostenuti.
La Cgia segnala infine che l’UE ha modificato il Temporary Framework (quadro temporaneo per le misure degli aiuti di Stato alle imprese) con proroga al 30 giugno 2021. Gli Stati membri potranno erogare aiuti fino al 90% dei costi fissi sostenuti da imprese con riduzione del fatturato almeno al 30%. Tra questi costi sono inclusi gli affitti, le bollette energetiche, le spese assicurative, etc. Pertanto, secondo la Cgia, il Governo Conte deve compensare , come si continua a fare in Germania, anche i costi fissi sostenuti dalle imprese interessate per decreto alla chiusura.