Attraverso l’ultima Nota di Aggiornamento al Def, il Consiglio dei Ministri mette in evidenza quelle che sono le misure volte a favorire la diffusione dei cosiddetti digital payment in Italia, quali il Cashback e il Super Bonus/Bonus Befana, creati appositamente per incentivare l’utilizzo di tutti i sistemi di pagamento alternativi al contante.
In questo articolo andremo ad esaminare come il Governo Conte intende premiare i cittadini che scelgono i pagamenti elettronici, senza però penalizzare coloro che invece continuano a preferire il contante.
La Manovra punta sulla crescita della produttività del sistema economico italiano e sullo sviluppo dei pagamenti elettronici, ormai visti come vero e proprio strumento atto a contrastare l’evasione fiscale.
Rispetto all’orientamento che ha caratterizzato la prima stesura della Manovra, oggi appare chiaro un atteggiamento che tende a favorire i pagamenti digitali, promuovendo il loro utilizzo senza però penalizzare coloro che invece continuano, per motivi diversi, a scegliere il contante. Pertanto, pur premiando l’utilizzo dei diversi metodi di pagamento elettronici, l’Esecutivo non prevede alcuna penalizzazione verso il cittadino che non li utilizza.
Si parla invece di misure volte ad incentivare tutti gli esercenti e i professionisti ad accettare, a proporre e a preferire, i pagamenti elettronici. Tuttavia, anche se le norme invitano chiaramente tali soggetti ad accettare i pagamenti digitali, non sono previste alcune sanzioni per coloro che invece continuano ad accettare il contante.
Il piano d’azione che emerge da questa Manovra al momento si basa su due prospettive precise, costituite principalmente da iniziative atte ad incoraggiare i consumatori ad utilizzare le carte, così come altri strumenti di pagamento digitale, e da misure rivolte al mondo dei professionisti, (del commercio, dei servizi e dei trasporti) che favoriscono e incentivano l’utilizzo di pagamenti digitali.
Il successo di questa importante operazione dipende da tre punti fondamentali, costituiti da:
Insomma, attraverso questa Manovra il Governo intende attivare delle risorse rivolte al superamento di eventuali problematiche, sia infrastrutturali che culturali, creando una condizione ideale per lo sviluppo delle forme di pagamento digitale.
Create per coloro che scelgono di abbandonare i pagamenti in contante per utilizzare in modo costante i pagamenti elettronici, le due iniziative, ancora tutte da definire, che caratterizzano questo aspetto della Manovra sono il Cashback e il Super Bonus, anche identificato come “Bonus Befana”.
Attraverso l’iniziativa denominata Cashback, il Governo si pone l’obiettivo di premiare i cittadini che aderiscono al nuovo disegno di legge, allontanando così le impressioni negative determinate dal primo orientamento, percepito da quella fetta di cittadini che continuano ad usare il contante come una forma di penalizzazione. Il Cashback si trasformerà in un vantaggio concreto per coloro che decideranno di utilizzare i pagamenti elettronici per effettuare i loro acquisti in modo continuativo e stabile.
Al momento dell’acquisto, grazie a questa misura, non vi saranno differenze tra i pagamenti effettuati in digitale e pagamenti in cash. Infatti, coloro che pagheranno diversi acquisti elettronicamente avranno la possibilità di ricevere una percentuale delle spese sostenute.
Per quanto riguarda invece il Super Bonus, misura già ribattezzata con il nome di Bonus Befana, si tratta di un cashback decisamente più robusto sotto forma di una tantum erogabile dall’inizio del 2020 (per questo motivo viene associato alla Befana) di cui potranno beneficiare i cittadini che supereranno una determinata soglia di utilizzo dei pagamenti elettronici.
Con queste modalità il Super Bonus andrà a premiare coloro che hanno preferito utilizzare i pagamenti digitali per effettuare una spesa totale di almeno 2.500 euro per acquistare beni o servizi rilasciati da pubblici esercizi, professionisti e artigiani. Tale misura potrebbe essere erogata sotto forma di un sostanzioso Bonus del 10% su tutte quelle spese effettuate attraverso digital payment, del valore massimale di 475 euro.
Attraverso i dati raccolti dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, in Italia ci sono milioni di carte in circolazione. Attraverso queste carte solo nel 2018 sono stati eseguiti acquisti di beni e servizi per un valore di circa 240 miliardi di euro (il 9% in più rispetto all’anno precedente). In generale, comunque, il nostro è un paese che per pagare preferisce ancora usare le banconote. Infatti, per quanto i pagamenti elettronici risultino in netta crescita, ancora oggi la modalità di pagamento più amata dagli italiani è il contante.