L’Europa è overbanked? C’è eccessiva attività bancaria oppure ci sono troppe banche? Mettendo a confronto gli indicatori del sistema bancario UE con quello statunitensi, si evince che, nell’Eurozona, la dimensione del sistema bancario è il 280% del PIL, mentre negli USA solo il 91% del PIL. Il rendimento del capitale proprio delle banche della zona euro è del 4,5%, mentre quello delle banche statunitensi è del 9%. Il rapporto costi / ricavi delle banche europee è del 69% mentre quello delle banche statunitensi è del 60%. Per ogni 100.000 abitanti, in Europa ci sono 44 filiali bancarie, solo 26 negli Stati Uniti.
Le banche quotate nelle borse europee hanno il 52% delle attività bancarie totali, mentre negli Stati Uniti hanno il 78% delle attività bancarie totali nelle proprie borse. I supervisori bancari europei e alcuni analisti concordano sul fatto che queste cifre confermano che l’Europa dovrebbe adottare il modello statunitense in quanto ci sono troppe banche, con alcune che funzionano abbastanza male.
Daniele Nouy, ex presidente del Consiglio di vigilanza della BCE, sostiene che l’Europa è eccessivamente “bancata” e questo crea punti deboli nel sistema. Il dibattito post-crisi sulla vigilanza bancaria ha creato un brutto neologismo: la debancarizzazione. Essenzialmente, questo termine significa che le banche più deboli dovrebbero fallire seguendo il meccanismo di risoluzione dell’Unione bancaria. Un’altra opzione è quella di incoraggiare le banche sane ad assorbire quelle più deboli, trasformando così in realtà le fusioni transfrontaliere.
Prima di decidere se questa strategia sia la migliore disponibile, i regolatori europei devono capire qual è il vero problema. L’overbanking può significare una percentuale molto elevata di intermediazione bancaria nei flussi finanziari, che può essere definita “eccessiva attività bancaria”. Indubbiamente in Europa le banche hanno un ruolo molto più significativo nell’economia rispetto agli Stati Uniti.