Agosto sta per chiudere i battenti e con esso anche la stagione estiva. Le famiglie, finite le vacanze, si stanno già preparando all’inizio dell’anno scolastico. Spesso, i genitori sovvenzionano gli istituti scolastici frequentati dai figli potendo poi usufruire del credito d’imposta per le erogazioni liberali.
Per quali fattispecie entra in gioco? Per le erogazioni in denaro a favore:
- Della realizzazione di nuovi edifici scolastici;
- Della manutenzione e potenziamento di strutture già esistenti;
- Del sostegno ad interventi che vanno a migliorare l’attività degli studenti.
Per quanto riguarda la misura del credito di imposta spettante, la stessa è:
- Il 65% delle erogazioni effettuate negli anni 2016 e 2017;
- Il 50% delle erogazioni effettuate nel 2018.
Per ogni periodo d’imposta considerato, le erogazioni liberali soggette ad agevolazioni hanno un limite massimo di 100.000 euro.
Per ottenere il credito d’imposta, bisogna versare le somme all’entrata del bilancio dello Stato sul capitolo n. 3626. All’atto del versamento, che deve essere fatto distinguendo ogni istituzione scolastica, è necessario inserire, nelle caselle apposite, i seguenti dati:
- Codice fiscale appartenente alle istituzioni scolastiche beneficiarie;
- Il codice della finalità collegata a ciascuna erogazione, scelto tra i seguenti:
- C1: realizzazione di nuovi edifici scolastici;
- C2: manutenzione e potenziamento di strutture già esistenti;
- C3: sostegno ad interventi che migliorino l’attività degli studenti;
- Codice fiscale delle persone fisiche o degli enti non commerciali o dei soggetti titolari di reddito d’impresa.
Oltre ad essere contemplato per le erogazioni liberali in denaro effettuati a favore di istituti scolastici nazionali per sostenerne gli investimenti, il credito d’imposta viene contemplato anche nel caso in cui queste erogazioni siano a favore di scuole paritarie. I versamenti devono essere effettuati su un conto corrente bancario o postale intestato ad una di queste scuole. I sistemi di pagamento sono tracciabili.
Per beneficiare del credito d’imposta, il contribuente indicarlo nella dichiarazione dei redditi che va presentata nello stesso periodo in cui sono state effettate le erogazioni liberali. Viene ripartito in tre quote annuali dello stesso importo.