Le tariffe di numeri cellulari e fissi stanno per aumentare. Molti clienti hanno ricevuto i primi aumenti in bolletta. Quindi è già terminato l’effetto Iliad? Parebbe proprio di sì.
In fondo, è ormai consuetudine che le più importanti compagnie telefoniche propongono offerte limitate nel tempo per sbaragliare in qualche modo la concorrenza. Poi, ecco che arrivano i rincari delle tariffe e con i clienti a storcere il naso. Per attutire il colpo inferto, gli operatori offrono più minuti, più SMS e GB di connessione dati. Ma basterà?
Intanto, secondo alcuni studi di settore, dai cali dei prezzi successivi all’ingresso di Iliad nel mercato della telefonia mobile, si è passati, in un solo anno, ad un aumento del 54,10% delle tariffe offerte dagli operatori tradizionali, ossia Vodafone, TIM,Wind e H3G.
Facendo un confronto tra le tariffe dello scorso anno e quelle attuali, nel mese di luglio del 2018 quelle ricaricabili comprensive di chiamate, SMS e traffico dati avevano un costo di 9,11 euro, mentre nello stesso attuale periodo è di 14,04 euro. Di pari passo all’aumento delle tariffe, è aumentato l’offerta dei pacchetti, maggiormente per quanto riguarda il traffico dati: dai 19 GB mensili del 2018 ai 48,47 GB del 2019 (+150,5)
Ad inizio luglio, in Senato è stato presentato un disegno di legge per bloccare i rincari indiscriminati. Allo stato attuale, le compagnie telefoniche hanno facoltà di modificare il contratto in modo unilaterale, senza voce in capitolo del cliente sugli accordi presi, a cui resta soltanto la facoltà di accettare oppure di recedere entro trenta giorni. Con il nuovo disegno di legge le compagnie telefoniche non solo sono tenute a mantenere intatte tariffe e offerte nei sei mesi successivi alla stipula del contratto, ma costrette anche ad una maggiore trasparenza.