Funziona bene l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate: 3,3 milioni sono state le dichiarazioni inviate dai contribuenti italiani, con un saldo positivo rispetto all’anno precedente del 13,8% e addirittura il 135,7% in più rispetto al 2015, anno in cui inizio la dichiarazione “fai da te”.
Altro dato rilevante rilasciato dall’Agenzia delle Entrate è l’aumento dei 730 precompilati senza modifiche: 609.000, 80.000 in più rispetto al 2018 (+15%). Insomma, si può tranquillamente dire che gli italiani, negli ultimi cinque anni, hanno imparato ad utilizzare il nuovo sistema che ha sostituito quello cartaceo.
L’Agenzia, dai dati pre-caricati nel 2018 e che riguardano le certificazioni uniche inviate da datori di lavoro ed enti esterni, ha reso noto il verdetto: circa un miliardo, tra spese sanitarie, interessi passivi sui mutui, bonifici per ristrutturazioni, contributi previdenziale, premi assicurativi e spese universitarie. Nel 2019 sono anche previste le nuove agevolazioni fiscali come il bonus per le spese sulla parti condominiali e sui premi assicurativi contro le calamità naturali.
Per quanto riguarda gli errori commessi all’atto della compilazione del 730, c’è tempo fino al 25 ottobre per presentare quello integrativo. E’ possibile farlo tramite commercialista o CAF. L’integrazione può essere richiesta in presenza di maggiore credito, minore debito o imposta invariata.
Il 31 luglio scade la possibilità per i contribuenti di presentare l’adesione alla rottamazione ter. Sono circa 1,2 milioni gli italiani, chiamati a pagare per evitare sanzioni ed interessi di mora. Oltre la data sopra indicata, tutti i benefici della rottamazione decadranno. Esiste, però, un margine di tolleranza di 5 giorni, superato il quale il Fisco avvierà le procedure canoniche, come stabilito dalla legislazione tributaria.