E’ in procinto di partire il dossier fusioni delle banche italiane? Le voci che confermano sono tante, e potrebbero indirettamente condizionare l’andamento azionario del settore italiano. In molti sono convinti che, a far partire il dossier, sarà un’operazione M&A tra Commerbank e Unicredit.
Un’ipotesi niente affatto remota, nonostante quanto accaduto negli ultimi mesi, in cui sono avvenuti continui colloqui tra l’istituto di credito tedesco e il colosso Deutsche Bank. Siccome lo scenario di fusione tra le due banche è andato via via scemando nelle ultime settimane, adesso sta prendendo sempre più piede la possibile fusione della Commerbank con Unicredit.
Se ciò accadesse realmente, potrebbero entrare in campo altre banche italiane, avviando un risiko aggregazioni. Indizi molto concreti parlano di Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Ubi Banca pronte ad attivare operazioni di M&A. Soprattutto le ultime due, viste sia la dislocazione geografica che le valutazioni molto basse, potrebbero entrare nel mirino di qualche banca europea. Quindi, un settore bancario non più relegato entro i confini nazionale ma più “europeo”.
L’ipotesi è veramente suggestiva e potrebbe, fin ad adesso, condizionare l’andamento sulla Borsa italiana delle azione dei due istituti di credito.
Banco BPM e Ubi Banca, quotate sul Ftse Mib, ma anche le altre sopra citate, non sono sicuramente le sole. Considerate da alcuni come “seconde linee”, queste banche sono pronte a partecipare al dossier fusioni. Quali? In primis Banca MPS, poi Banca Popolare di Bari e Banca Carige. Pe tutte e tre gli istituti, considerando i problemi che stanno affrontando, una fusione potrebbe rappresentare un’ancora di salvataggio molto importante. In mancanza, il loro futuro resterebbe nell’incertezza.