Intervenuto a Firenze nel corso del Festival dell’Economia, il ministro Giovanni Tria ha affrontato temi di scottante attualità. “Nessuno ci ha chiesto una manovra correttiva”, ha affermato il ministro. “Nei prossimi giorni verranno approvati i decreti per sbloccare i cantieri e poi le misure atte a contrastare la stagnazione economica”.
Parando di banche, Tria ha affermato che “l’attacco gratuito al nostro sistema bancario, alla sua solidità e resilienza è un ulteriore indizio di come una certa parte di Europa vuole volutamente attaccarci e metterci in difficoltà. Dal momento che stiamo negoziando su come arrivare all’unione bancaria, è un tentativo per minare l’interesse nazionale”.
Il premier Conte ha replicato alle parole del ministro dell’Economia e delle Finanze affermando che “non vedo presupposti per parlare di attacco alle banche. Invece ritengo che dobbiamo concentrarci su come varare e licenziare al più presto il decreto a favore di quelle persone truffate dalle banche. Lo abbiamo promesso ed intendiamo farlo. Qualche aspetto tecnico va ancora discusso e migliorato. Per questo motivo, lunedì incontrerò Tria per dare il là al decreto nei prossimi giorni”.
Secondo il ministro, il sistema bancario italiano è uno dei più sani d’Europa e probabilmente del mondo. Quanto avvenuto nel recente passato può essere considerato soltanto un caso di cattiva gestione delle banche italiane. “Dopo la crisi del 2008”, ha dichiarato Tria, “gli istituti di credito italiani non possedevano titoli velenosi e derivati pericolosi.
La stessa cosa non si poteva dire di molte banche europee, tra cui quelle tedesche, le quali attualmente li posseggono ancora”. Con queste ultime dichiarazioni, il ministro ha voluto lanciare una stoccata a Frank Schaeffler, del partito liberal-democratico tedesco, che ha chiesto alla Vigilanza della Bce chiarimenti sulle banche italiane Carige e Popolare di Bari.