Nonostante il ministro degli Interni Matteo Salvini abbia rilanciato il tema flat tax, creando così un nuovo dibattito interno al governo, il ministro dell’Economia Giovanni Tria si è sentito in dovere di prendere tempo. Nel corso del question time al Senato, il titolare dell’Economia, rispondendo proprio ad una domanda sulla flat tax, ha affermato: “Tutte le proposte che arriveranno sul tavolo saranno oggetto di analisi e approfondimento, anche quella richiamata dai senatori interroganti”.
“Fin dallo scorso luglio – ha aggiunto – sono state avviate molte analisi su tutta una serie di ipotesi. Tale lavoro è stato ed è fondamentale per creare le basi conoscitive e le condizioni della riforma, perché occorre stimare gli impatti delle misure del governo”. Queste simulazioni, ha spiegato Tria, sono necessarie dal momento in cui si parla di una riforma rivoluzionaria che, tra le altre cose, chiama anche in causa la responsabilità del decisore politico.
“Alla luce delle novità introdotte, con la manovra 2020 circa 1 milione e mezzo di persone fruirà di una flat tax al 15%”, ha anticipato il ministro, che per quanto stia prendendo tempo ha comunque lasciato intendere che la tassa piatta, presto o tardi, arriverà. “Si sta lavorando sull’avvio di un processo di riforma coerente con l’obiettivo che si è dato questo governo ed in linea con l’attuazione progressiva delle riforme, che non dimentichiamo vanno rese compatibili con i vincoli di finanza pubblica”.
Per quanto riguarda la flat tax per i lavoratori autonomi, ha poi concluso Tria, “stiamo parlando di una riforma che il governo intende portare avanti per tutti i lavoratori autonomi entro la fine della legislatura”.