Per chi vuole ristrutturare al propria abitazione, la Legge di Bilancio 2019 prevede delle agevolazioni fiscali, rivolte anche alla riqualificazione energetica degli edifici, all’acquisto di arredi per la unità abitative, al miglioramento della resistenza costruttiva e al riqualificazione delle zone verdi.
Per ciascuna unità immobiliare, il calcolo della detrazione del 50% va fatta sul limite massimo di spesa, ossia 96.000 euro, e che riguarda sia il singolo immobile che le sue pertinenze unitariamente considerate. Per i lavori iniziati negli anni precedenti e che proseguono in quelli prossimi, la determinazione del limite massimo terrà conto delle spese detraibili sostenute nei medesimi anni. Ogni contribuente detrarrà annualmente la quota spettante. Non sono previsti rimborsi di somme che eccedono l’imposta.
Le detrazioni fiscali di cui sopra si ottengono indicando nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile in questione. I contribuenti precedentemente esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e quindi impossibilitati ad usufruire dell’agevolazione, possono successivamente beneficiarne nei successivi periodi d’imposta indicando la relativa rata.
Gli immobili destinati a ristrutturazione e che presentano promiscuità d’uso (attività commerciale o professionale), sono soggetti ad una detrazione inferiore al 50%. Per usufruire della detrazione è necessario presentare le ricevute di pagamento all’atto della presentazione delle dichiarazione dei redditi e da cui risultino:
- La causale del versamento e il riferimento alla norma.
- Il codice fiscale di chi beneficia della detrazione.
- Partita Iva o codice fiscale di chi beneficia del pagamento.
Oneri di urbanizzazione, diritti per concessioni, denunce di inizio lavori e altre spese non pagabili tramite bonifico, possono essere ottemperate con altre modalità. Ai fini della detrazione, sono validi i bonifici che vengono fatti attraverso conti correnti aperti in vari istituti di credito.