Fatturazione elettronica, i primi numeri sono allarmanti

Tramite un comunicato stampa diffuso poche ore fa, l’Associazione Nazionale Commercialisti ha sollevato alcune criticità sull’andamento della fatturazione elettronica ed in particolare sulle difficoltà di invio riscontrate da molte aziende.

I dati messi in evidenza sono i seguenti: le fatture elettroniche trasmesse fino ad oggi sono circa 34 milioni e la percentuale di scarto si aggira attorno al 5,6%. Secondo l’Agenzia delle Entrate, questi dati sono la dimostrazione plastica di come la fatturazione elettronica stia procedendo a gonfie vele, senza grosse problematiche di sorta e senza intoppi.

Tuttavia i commercialisti sono di tutt’altro avviso: “Se leggiamo attentamente i dati dell’Agenzia delle Entrate – spiegano – ci accorgiamo che c’è un trend che in realtà dovrebbe indurre a valutazioni più caute”.

Secondo l’Associazione dei commercialisti, infatti, non si possono sottovalutare altri dati, e cioè che la media degli invii è di circa 2 milioni di fatture al giorno a fronte di una platea di soggetti obbligati all’emissione della fattura elettronica che ammonta a più di 4 milioni di contribuenti. In pratica, raffrontando questi due dati, vien fuori che ogni contribuente emette una media di 0,5 fatture al giorno. “Questa – spiegano i commercialisti – è la prova che non sono pochi i soggetti economici che decidono di non emettere fattura, vuoi perché non sono ancora attrezzati, vuoi perché non hanno intenzione di rispettare i nuovi obblighi e le nuove procedure”.

“Il sistema che è stato messo in piedi – aggiunge la nota – è un sistema che non può certo essere definito semplice, tanto è vero che di criticità ce ne sono fin troppe e se pensiamo che a fine mese ci sarà verosimilmente un aumento degli invii, ecco allora che appaiono fondate le preoccupazioni sollevate da professionisti e imprese, preoccupazioni a cui noi come Associazione Nazionale Commercialisti non smetteremo di dare voce”.

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