L’obbligo di fatturazione elettronica partito il primo gennaio scorso sta gettando nel panico una miriade di partite Iva. Secondo l’Agenzia delle Entrate “tutto fila liscio”, ma gli addetti ai lavori sono testimoni di una realtà diametralmente opposta: imprese, commercialisti e intermediari lamentano di fatture che non riescono ad essere recapitate ai clienti, di fatture che non si riescono a ricevere, di un Sistema di Interscambio che a tratti non funziona, e quant’altro.
Insomma, sulla fatturazione elettronica si stanno contrapponendo versioni alquanto diverse, ma per fortuna c’è ancora chi da questo dibattito può chiamarsene fuori. Ad oggi, infatti, sono esonerati dall’obbligo di fattura elettronica le imprese e i lavoratori autonomi che operano in regime di vantaggio, i lavoratori autonomi che rientrano nel regime forfettario e i piccoli produttori agricoli.
L’Agenzia delle Entrate ha tuttavia precisato che sia i primi che i secondi, pur essendo esonerati dall’obbligo, possono comunque emettere le fatture elettroniche, se non altro per anticiparsi rispetto ad un obbligo che negli anni a venire potrebbe pur sempre arrivare!
Per quanto vi siano indubbiamente dei problemi, la fatturazione elettronica dovrebbe comunque apportare anche qualche vantaggio. Intanto farà sì che vi sia sempre un controllo istantaneo della correttezza dei dati di clienti e fornitori, e poi renderà sempre consultabili sia le fatture in entrata che le fatture in uscita, oltre al fatto che toglierà di torno lo Spesometro (almeno così sembra). Infine, l’avvento della e-fattura toglierà alle aziende il peso della conservazione dei documenti e quindi le libererà anche di parecchia carta.