E’ stato uno degli elementi su cui la Lega ha costruito la sua intera campagna elettorale, al punto tale che Matteo Salvini, in più di una occasione, era arrivato a dire che il taglio delle accise sulla benzina sarebbe arrivato già col primo Consiglio dei Ministri. Una volta al governo però questo taglio non solo non è arrivato, ma non è neppure entrato nel dibattito interno al governo.
La prova che l’esecutivo non ha alcuna intenzione di mettere mano a questa questione è arrivata nelle ultime ore. Il Partito Democratico, infatti, ha proposto una riduzione delle accise sulla benzina da finanziarsi con un ulteriore taglio delle auto blu. In questo modo la Lega avrebbe portato a casa una sua battaglia, e il Movimento 5 Stelle ne avrebbe portata a casa anche una sua, visto che la sforbiciata delle auto blu è sempre stato un suo cavallo di battaglia.
La proposta del Pd mirava quindi a mettere alla prova dei fatti il governo, nel tentativo di vedere quanto delle promesse fatte in campagna elettorale fosse poi stato tramutato nella realtà. Ma alla fine la risposta arrivata è esattamente stata quella che molti non speravano, perché il governo ha bocciato la proposta del Partito Democratico.
Il deputato dem Luigi Marattin, su Twitter, commentando il voto negativo del governo alla proposta del centrosinistra, ha spiegato: “Abbiamo avanzato questa proposta per realizzare quanto Lega e M5S avevano promesso, ovvero ridurre le accise sulla benzina e tagliare drasticamente le auto blu. Ma ecco come è andata a finire”.
“La relatrice leghista si è detta contraria al taglio delle accise sulla benzina perché secondo lei ci sono 5 anni di tempo per mantenere le promesse. Ma era stato Salvini a dire che questa cosa l’avrebbero portata a casa nel primo Consiglio dei Ministri”, ha chiosato Marattin. Che si è poi chiesto: “Ma allora cosa l’hanno detto a fare in campagna elettorale? Solo per prendere voti?”.