Negli ultimi giorni è scoppiata una polemica a seguito della notizia dei bonus premio che venivano elargiti ai medici Asl che riuscivano a contenere il numero dei riconoscimenti legge 104. Proprio per questo motivo molti contribuenti si sono attivati per cercare di capire come poter ripetere la richiesta di ammissione, consapevoli del fatto che la loro esclusione dalla legge 104 potrebbe essere stata non proprio legittima.
Cerchiamo allora di fare chiarezza su questo argomento. Intanto, l’accertamento per il riconoscimento della legge 104 passa per alcuni step: l’invalidità civile deve essere compresa tra il 74% e il 100%, o deve comunque essere riscontrata una sordità o una cecità; inoltre l’Inps, nella fase di valutazione, oltre a tener conto dei requisiti sanitari, dà anche un’occhiata ai requisiti socio-economici e reddituali.
Quindi è sempre possibile fare ricorso contro la valutazione della Asl che magari ha negato l’applicazione della legge 104, anche se bisogna essere consapevoli dei requisiti che sottendono a questa legge e avere la certezza di riuscire a soddisfarli tutti (inutile ripetere la domanda se ci sono alte probabilità che possa venire nuovamente revocata!).
Per quanto riguarda invece l’assegno 2019 per i caregivers, la confusione è ancora più elevata, e lo è perché molte persone non hanno capito che tale misura in realtà non è ancora operativa. Il bonus disabili caregivers, che riconosce 1900 euro a titolo di rimborso spese a quanti assistono un familiare (entro il terzo grado di parentela) disabile over 80, non è ancora in vigore.
Insomma, tra la legge 104 che ultimamente viene negata un po’ troppo di frequente e il bonus caregivers che in realtà non è ancora operativo, nel mondo della disabilità si sta venendo a creare molta confusione. Tra l’altro bisogna anche vedere se la legge di Bilancio al vaglio del governo introdurrà o meno nuove norme su questo fronte.