Le possibilità che una richiesta di mutuo casa possa essere accettata sono più alte se il richiedente si reca in banca con idee chiare e con proposte fattibili. In parole povere, prima di provare a richiedere un mutuo sarebbe il caso che ci si calcolasse da soli gli interessi e che ci si facesse una stima, anche se piuttosto semplicistica, della rata massima che ci si può permettere di pagare.
Dare quindi uno sguardo al proprio reddito e alle proprie garanzie, nonché alla capacità di rimborsare il mutuo e gestire tutte le spese che vi ruotano attorno, è fondamentale per una buona riuscita dell’operazione. Per calcolare gli interessi del mutuo basta prendere il tasso applicato dalla banca (sia esso un tasso fisso o un tasso variabile) per cui non c’è bisogno di fare chissà quale operazione: sui siti internet delle varie banche, ma anche sui comparatori di mutui, i tassi di interesse in genere sono esposti in bella mostra.
Ma attenzione, perché il costo di un mutuo non è mica solo legato agli interessi: vanno anche analizzate infatti le spese extra che sono più che altro legate all’assicurazione obbligatoria e all’istruttoria del mutuo.
In linea generale bisogna fare in modo che da tutti questi calcoli escano due risultati fondamentali: il primo, un Ltv quanto più basso e comunque non superiore all’80%; in secondo luogo, una rata che mensilmente, sullo stipendio, non incida più del 30/33%.
Queste due condizioni sono imprescindibili dal momento in cui le banche tendono a non erogare più dell’80% del valore dell’immobile che esce dalla perizia, e dal momento in cui le stesse banche, proprio per tutelarsi, non danno il via libera a un mutuo che in termini di rata mensile toglie più di 1/3 dallo stipendio del cliente (altrimenti come farebbe poi il mutuatario a vivere quanto meno dignitosamente?).