Come anticipato da Jean-Claude Juncker, la Commissione europea avanzerà una proposta di abolizione dell’ora solare in tutta l’Unione europea. I perché di questa mossa sono tanti e tutti piuttosto ragionevoli, ma ciò che ha fatto propendere l’Ue verso una mossa ufficiale è il sondaggio lanciato qualche tempo fa che ha dimostrato come una larghissima maggioranza di cittadini comunitari voglia tenere l’orario estivo tutto l’anno.
La proposta della Commissione europea, se dovesse passare, toglierebbe di mezzo il cambio di orario che siamo soliti effettuare a fine ottobre e che segna il passaggio all’inverno. “C’è stato un sondaggio pubblico, hanno risposto milioni di cittadini ed è venuto fuori che c’è la volontà di tenere l’orario estivo per tutto l’anno. Quindi sarà così”, ha detto Juncker. La proposta, però, prima di diventare legge dovrà essere approvata dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo.
“Milioni di persone hanno dato il segnale di volere l’ora legale tutto l’anno. La richiesta di abolire l’ora solare è sostenuta soprattutto da un’importante fetta dell’opinione pubblica nord europea. I Paesi del Nord, infatti, denunciano da tempo i danni per la salute che il cambio d’ora provoca loro”.
I paesi del Nord e quelli Baltici, in effetti, da molto tempo spingono per l’abolizione dell’ora solare per tutta una serie di ragioni: si va dal risparmio energetico fino a un risparmio per le casse pubbliche, passando per ragioni prettamente salutistiche legate al fatto che il cambio d’orario provoca, come è stato peraltro dimostrato, diversi danni alla salute e alla qualità del sonno. Naturalmente tutte queste ragioni, pur essendo maggiormente sentite dai nordeuropei, sono valide un po’ per tutto il resto del Vecchio Continente. Da qui, la larga maggioranza che si è venuta a creare in merito all’abolizione del doppio orario.