Tria garantisce: “Flat tax già nella prossima Legge di Bilancio”

Nonostante nelle ultime settimane fossero emersi dei malumori all’interno del governo, con i ministri Di Maio e Salvini che premevano affinché si accelerasse sulle riforme a loro tanto care (rispettivamente, reddito di cittadinanza e flat tax), e con il ministro dell’Economia Giovanni Tria che invece prendeva tempo, ora l’aria pare essersi fatta più serena.

In audizione al Parlamento, il ministro Tria ha infatti garantito che la riforma del fisco verrà introdotta direttamente nella prossima Legge di Bilancio, con la flat tax che a quel punto diverrà il cardine della riforma stessa.

La tassa piatta, ha detto il titolare del Mef, “è uno degli strumenti indispensabili per raggiungere una maggiore crescita e una maggiore competitività del Paese, per cui farà parte di una manovra prioritaria che funzionerà nel suo complesso, e non di certo nelle singole parti”. La riforma del fisco, ha aggiunto Tria, “è necessaria per semplificare le procedure, per alleggerire il carico fiscale che pesa su famiglie e imprese e per migliorare la predisposizione volontaria all’adempimento dei tributi da parte dei contribuenti”.

Per fare in modo che l’introduzione della flat tax non scardini gli equilibri, il governo ha istituito una task force che in queste settimane sta esaminando i profili di gettito e distribuzione. In questo modo si dovrebbero avere numeri “certi” alla mano e di conseguenza una road map il meno traumatica possibile. Dopotutto c’è da stare attenti non solo alle differenze di gettito prodotte dalla flat tax rispetto all’attuale sistema a scaglioni Irpef, ma anche al profilo di equità e di progressività che la tassa piatta dovrà mantenere per rimanere nel perimetro dei requisiti costituzionali.

Il ministro Tria è fiducioso di poter arrivare a tutto ciò e di farlo convivere con l’abbattimento del debito pubblico e il rispetto dei parametri europei che vogliono un rapporto deficit/Pil inferiore al 3%.

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