Dopo ore di vera tensione, la Borsa di Milano sta provando il rimbalzo. Stamane Piazza Affari è partita in rialzo dopo che ieri aveva chiuso la quinta seduta consecutiva sull’onda del segno meno (precisamente, col -2,65%).
La volatilità con cui si muove il listino è conseguenza inevitabile dei piazza che si stanno avvicendando ora dopo ora, tanto più rispetto ad un governo che non si capisce ancora se sia in grado di formarsi oppure no: in un dato momento sembra ci siano le elezioni alle porte, in un altro si parla di governo tecnico volto a durare quanto meno tutta l’estate per poi far tornare il Paese alle urne verso settembre/ottobre; e proprio negli ultimi minuti si è ricominciato a parlare di un ritorno al governo di Lega e Movimento 5 Stelle.
Di tutta questa frenesia la Borsa ne sta soffrendo parecchio, ma fortunatamente oggi pare vi sia un allentamento rispetto alla tensione che si è registrata ieri (con lo spread che ha superato i 300 punti). Il Ftse Mib ha aperto oggi a +0,9% per poi assestarsi a +0,5%, mentre sul fronte dei titoli bancari vanno in positivo Mediobanca, Finecobank, Intesa San Paolo e Poste, mentre Bper e Ubi restano in area rossa, vittime di una spirale di vendite.
Ad ogni modo, il panico che si è consumato attorno all’Italia ha contagiato un po’ tutti i principali listini del mondo. Le tensioni registrate sull’azionario e sui titoli di debito italiani hanno fatto chiudere in calo anche Wall Street: il Dow Jones ha bruciato l’1,6%, mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0,5%. Stesse sorti per il fronte asiatico, con la Borsa di Tokyo che ha lasciato per strada l’1,5%.