Dopo mesi di rafforzamento continuo, il cambio euro dollaro è precipitato attorno alla soglia di 1,16, riportandosi di fatto ai minimi da 6 mesi a questa parte. Gli esperti prevedono tuttavia che le cose potrebbero tornare a cambiare di qui a breve, soprattutto alla luce degli sviluppi politici e del clima di incertezza che si respira sull’Italia.
In molti, dagli investitori alle agenzie di rating, fino alle istituzioni degli altri paesi, stanno guardando all’Italia con il fiato sospeso: l’ipotesi di un governo formato da Movimento 5 Stelle e Lega ha tenuto sull’attenti parecchi operatori economici e finanziari, e il perdurare della crisi politica, con tanto di elezioni previste per la fine dell’estate, di certo non contribuisce ad alleggerire la tensione.
Insomma, tutto ciò, unito allo slancio del biglietto verde che ha beneficiato del rialzo dei tassi di interesse Fed e della riforma fiscale varata dall’amministrazione Trump, ha indotto il cambio EUR/USD a cadere vertiginosamente. Ma per quanto tempo durerà questo scenario?
Diversi esperti ritengono che il cambio euro-dollaro sia pronto ad invertire la rotta. Secondo gli analisti di Scotiabank, per esempio, l’euro si starebbe stabilizzando quanto meno nel medio termine: “Gli indicatori di momentum – dicono – sembrano esauriti in territorio di ipervenduto”. Che detto in altri termini significa che i livelli di supporto e resistenza per il cambio EUR/USD ammontano rispettivamente a 1,550 e 1,1720.
Difficile stabilire se le cose continueranno così per un po’ o se ci sarà davvero un’inversione di tendenza, anche perché l’incertezza attanaglia prima di tutto l’Italia. Per rendersi conto di come sia tutto poco prevedibile, basti pensare al fatto che il no di Mattarella al governo euroscettico e la formazione di un governo europeista e attento ai conti pubblici (quale è quello di Cottarelli) non sembra aver prodotto un rasserenamento dei mercati, anzi, lo spread è in continua ascesa e la borsa batte segno meno.