Il mercato immobiliare si sta ufficialmente riprendendo. Aumentano infatti le compravendite, anche se i prezzi per il momento stentano a decollare. In Italia la compravendita di immobili sta trovando nuova linfa, per buona pace dei venditori che fino ad oggi si sono ritrovati a dover vivere periodi davvero bui, contraddistinti da un mercato piatto e dalla quasi totale inesistenza di compratori.
Ora però le cose sembrano migliorare, o almeno questo è quanto riferisce Nomisma che ha fotografato lo stato attuale del mercato immobiliare italiano. Dopo anni di pura stagnazione, resa ancor più grave da un drastico calo dei prezzi, questo è il terzo anno consecutivo in cui si registra una ripresa della domanda di immobili sia a fine abitativo sia a fine commerciale. Già, perché l’indice medio che rileva l’andamento del mercato si sta avvicinando sempre più al punto di equilibrio ciclico.
Abbiamo detto però che il mercato è in ripresa, ma che non lo sono i prezzi. Il livello dei prezzi pre-crisi, infatti, ora come ora appare circoscritto all’hinterland milanese, anche se ci sono tutte le condizioni per ritenere che la tendenza finirà per riguardare anche il resto del Paese.
Ad ogni modo, numeri alla mano, risulta che le compravendite nel mercato italiano nel corso del 2017 hanno toccato quota 600.000, 543.000 delle quali a fine abitativo e 55mila a fine produttivo/commerciale. Anche le trattative legate alla compravendita si fanno più veloci, e diventano più rapide proprio grazie al fatto che l’offerta non manca e che la domanda finalmente ha ritrovato la spinta.
Nomisma, nella sua analisi, ci ricorda che gli italiani sono un popolo sempre più affezionato al mattone, tanto è vero che l’81% circa del patrimonio residenziale italiano è di proprietà. Perché l’immobile non viene visto solo e soltanto come abitazione, ma anche come investimento (sebbene ultimamente chi investe tenda a guardare ad altri prodotti).