La sanità pubblica continua a vivere momenti difficili. Per i comuni cittadini riuscire ad ottenere visite in tempi brevi è quasi impossibile, ma in pochi sanno che esiste una possibilità che in qualche modo va a risolvere l’annoso problema dei lunghi tempi di attesa.
Esiste infatti un modo per ottenere una visita privata qualora quella pubblica dovesse far aspettare troppo tempo, e questa visita privata, ovviamente, prevederebbe il solo pagamento del ticket sanitario esattamente come si farebbe nel caso di una visita effettuata presso una struttura pubblica.
Il decreto legislativo del ’98 parla chiaro a questo proposito: le Regioni, tramite le aziende sanitarie locali e gli ospedali, devono definire i tempi di attesa massimi per ciascun tipo di prestazioni. Questo intervallo di tempo deve essere reso noto all’assistito al momento della richiesta della prestazione e, nel caso in cui dovesse rivelarsi al di sopra dei limiti massimi, a quel punto al cittadino dovrebbe essere comunque garantito il diritto alla prestazione.
Come? Proponendogli una visita privata a fronte del pagamento del ticket sanitario: la rimanente parte dell’onere andrebbe a pesare direttamente sull’azienda sanitaria locale, rea di non aver garantito tempi di attesa congrui. Ovviamente si tratta di una non-soluzione visto e considerato che chiunque vorrebbe potersi curare nel pubblico con la stessa velocità e con la stessa efficienza che incontra nel mercato privato (tanto più a fronte delle tasse che vengono pagate) ma rimane in piedi il fatto che questa possibilità esiste e in quanto tale andrebbe sfruttata!
Può certamente capitare che l’azienda sanitaria faccia “finta di niente”, ma consapevoli dell’esistenza di questa legge e della sua validità non abbiate timore di pretendere di avvalervi di questo servizio. Che c’è, che esiste e che la legge prevede, ma che proprio per il fatto che si abbatte contro le aziende sanitarie viene troppo spesso disatteso.