Il prezzo del Bitcoin è tornato a salire. Già ieri segnalavamo la ripresa della quotazione, ma anche oggi la criptomoneta sta continuando a crescere a più non posso, riportandosi a quota 11.000 dollari nel tentativo di cancellare il torbido periodo che sembra essersi messo alle sue spalle.
Sull’andamento della criptovaluta più famosa al mondo si sta parlando da molto tempo, e in questo ultimo periodo, in particolare, l’attenzione si sta focalizzando su questo asset proprio per via della voltatilità intrapresa dal prezzo. Volatilità che, ricordiamo, è collegata alle strette normative che provengono da Cina e Corea del Sud in primis, ma anche da altri paesi che sembrano interessati a muoversi in questa direzione.
Tuttavia il clima di tensione potrebbe ufficialmente essere rientrato, tanto che non solo il Bitcoin, ma un po’ tutte le criptovalute più in vista stanno riuscendo a riprendersi. A questo punto neppure le dichiarazioni fatte dal fondatore di Ethereum sembrano aver influenzato minimamente l’andamento del trend: il numero uno di Ethereum aveva parlato di un possibile crollo delle criptovalute, ma nonostante questa sua uscita le quotazioni continuano a guardare al rialzo.
Segno che ormai si sta instillando un clima di ripresa quasi strutturale? Probabile, anche perché le stesse strette normative potrebbero rivelarsi più difficoltose, o quanto meno di minore portata, rispetto a quanto si sarebbe pensato. La Corea del Sud, per esempio, dopo tanti proclami ha finito per produrre misure di gran lunga più leggere rispetto a quanto si sarebbe immaginato.
Anche la riunione della SEC americana ha contribuito alla ripresa delle criptovalute, per cui non è affatto detto che il destino delle monete digitali sia segnato in senso negativo, se non altro perché abbiamo visto come le stesse reagiscano a notizie avverse e siano poi in grado di riprendere terreno. In un certo senso, quindi, gli shock provenuti da Oriente hanno aiutato a fare da test sulla reattività delle valute digitali.