Fca continua a contraddistinguersi per crescita, innovazione e lungimiranza, e a poca distanza dal suo addio dal ruolo di amministratore delegato, Sergio Marchionne incassa un’altra conquista: una partnership con Google che sta già facendo il giro del mondo.
In pratica Fca fornirà migliaia di Chrysler Pacifica a Waymo, la divisione di Google che si occupa dello sviluppo dei taxi a guida autonoma. Questo progetto, che vede alleate due grandi multinazionali, spianerà la strada a una tecnologia di cui si parla da molti anni ma che allo stato attuale è relegata a una fase sperimentale.
Quello teso tra Fca e Google non è comunque il primo accordo: le due aziende hanno già siglato due accordi in passato, il primo dei quali nel 2016, quando Waymo ricevette 100 Chrysler Pacifica ibride, e il secondo nel 2017 quando la casa automobilistica diede altre 500 unità di Chrysler a Google. “La nostra partnership con Waymo si rafforza sempre più. Questo non è che l’ennesimo segnale del nostro impegno verso questa tecnologia”, ha detto soddisfatto l’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne.
Le auto senza conducente sono una tecnologia su cui il colosso di Mountain View sta lavorando da parecchio tempo. Ora però l’accordo siglato con Fca prefigura un salto in avanti in questo senso, perché come ha spiegato John Krafcik, amministratore delegato di Waymo, “si sta passando dalla fase di ricerca e sviluppo a quella prettamente operativa”. I veicoli ordinati a Fiat-Chrysler “ci permetteranno di crescere” e nel caso specifico dei minivan Pacifica, la scelta è ricaduta su di essi poiché offrono “interni versatili e una corsa confortevole”.
Non sappiamo quando le auto a guida autonoma approderanno nel mercato. Ora come ora la tecnologia è stata testata in 25 città americane tra cui San Francisco, Atlanta, Phoenix e Kirkland, e nel distretto di Mountain View, dove Google ha la sua sede, di piccole auto senza conducente se ne vedono girare a volontà. La strada è senz’altro lunga, ma le premesse, nonché i risultati già ottenuti, lasciano ben sperare.
Foto da techcrunch.com