Il prezzo del Bitcoin prova a risollevarsi dopo aver vissuto un periodo di profondo rosso. Il tutto accade mentre le più importanti piattaforme di exchange sviluppano un piano mirato a stabilizzare la quotazione delle criptovalute, spesso e volentieri preda dell’elevata volatilità e di forti differenze tra l’una e l’altra.
Se da un lato ci sono Cina e Corea del Sud che continuano ad andare avanti sulla loro strada, che fino a prova contraria è una strada proibizionista, ecco che nelle ultime ore sono emerse realtà che invece puntano a legittimare il Bitcoin ma al tempo stesso a renderlo un po’ meno preda della speculazione finanziaria. Stiamo parlando dell’Intercontinental Exchange, proprietario del New York Stock Exchange, che a quanto pare sta per lanciare un servizio di fornitura dati sul Bitcoin.
Attraverso una cooperazione con la start up Blockstream, l’Intercontinental mira a dar vita a un flusso di informazioni provenienti da 15 exchange che, tutti assieme, collaboreranno affinché le differenze di prezzo si riducano ai minimi termini. Insomma, l’iniziativa partita dall’ICE, che vede la collaborazione di diverse piattaforme di scambio, potrebbe dare una mano al Bitcoin e più in generale a tutte le criptovalute che vogliono rimanere sul mercato e godere anche di una legittimazione su scala globale.
Nel frattempo il Bitcoin, aiutato anche da queste notizie, sta recuperando terreno: al momento la sua quotazione è pari a 11.696 dollari, che significa un rialzo di circa 5 punti percentuali su scala giornaliera. E’ una ripresa di terreno tutt’altro che irrilevante se si considera il crollo verticale che c’è stato nei giorni scorsi, frutto ovviamente della stretta in arrivo dalla Corea del Sud.