In poco più di un mese si è già riuscito a delineare il quadro entro cui opererà il Reddito di inclusione, ossia il contributo mensile che il governo in carica ha varato per dare supporto alle famiglie che versano in uno stato di difficoltà economica.
Dei circa 1.8 milioni di persone che a detta del governo avrebbero diritto a richiedere il sussidio di povertà, oltre 75mila hanno già inoltrato all’Inps la richiesta di ottenimento del contributo. E come c’era da aspettarsi c’è una forte disomogeneità in termini di richiesta delle domande, con un Nord che tende a fare a meno del Rei e un Sud che, essendo notoriamente più povero, ci si fionda a capofitto.
Delle 75.885 domande pervenute finora, infatti, 43.658 (quasi il 58%) arrivano da tre regioni del Mezzogiorno, che sono la Campania, con 16.686 domande, la Sicilia, con 16.366 domande, e la Calabria, con 10.606 domande. Se si considera l’intero Meridione, invece, la percentuale delle domande schizza al 64.7%, lasciando al resto d’Italia solo un terzo delle richieste.
Tra le regioni del Nord, invece, il più elevato numero di domande arriva da Lombardia (5.338 richieste), Piemonte (3.138) e Veneto (2.715). Nel Centro Italia svettano Toscana (4.130) e Abruzzo (2.636), con il Lazio che fa però da capofila con le sue 5.237 domande. Le altre regioni invece hanno fatto partire solo poche centinaia di domande a testa.
Ricordiamo che per accedere al Rei bisogna disporre di un ISEE non superiore a 6mila euro, di un indicatore ISRE non superiore ai 3mila euro e di un patrimonio immobilare non più alto di 20mila euro. Avranno precedenza nell’erogazione del contributo le famiglie con figli minorenni o disabili, le famiglie con donne in gravidanza e i nuclei aventi disoccupati over 55.
Il sussidio va a sostituire tutta un’altra serie di prestazioni assistenziali come la Carta Acquisti e precedenti strumenti anti-povertà, e va inoltre in contrasto con la Naspi.
Le domande potranno essere inoltrate ai Comuni e, se accettate, daranno diritto all’ottenimento di un assegno mensile variabile da 187,50 a 485,40 euro a seconda delle dimensioni del nucleo familiare e della distanza del reddito familiare a una determinata soglia di reddito. L’assegno verrà erogato per 18 mesi e sarà rinnovabile, ma tra la fine del Rei precedente e l’inizio di quello successivo dovranno passare almeno 6 mesi.