Mutui Poste Italiane: offerte e opzioni di dicembre 2017

Intervenire su una casa sia sotto forma di acquisto che sotto forma di ristrutturazione non è mica cosa semplice, specie se si deve far capo a un finanziamento. Vale la pena ricordare infatti che le condizioni dei mutui di oggi giorno non sono poi così flessibili come un tempo, ma una proposta tutto sommato interessante può arrivare da Poste Italiane che con il suo parco prodotti guarda a privati, famiglie e imprese.

Fra le diverse soluzioni troviamo i mutui BancoPosta che permettono di acquistare o restaurare un immobile. Un esempio è dato da Mutuo BancoPosta Acquisto che finanzia fino all’80% del valore dell’immobile con piani di ammortamento variabili da un minimo di 10 a un massimo di 30 anni. Parliamo di soluzioni a tasso fisso, variabile o misto rivedibile a 2, 5 o 10 anni, di conseguenza la parola d’ordine, in questo caso, è una soltanto: flessibilità.

Per quanto riguarda la ristrutturazione, Mutuo BancoPosta Ristrutturazione è la migliore risposta. I mutui che rientrano in questa categoria consentono di ottenere fino al 100% delle spese per il restauro a fronte di piani di rimborso e tassi di interesse variabili, esattamente come visto nel caso dell’acquisto.

Inoltre c’è la possibilità di rottamare il vecchio mutuo e rinegoziarlo in via assolutamente gratuita; cosa che potrebbe risultare parecchio interessante a chi mira ad ottenere tassi di interesse più bassi o a prolungare la durata del finanziamento. Ecco quindi che Mutuo BancoPosta Surroga fornisce una risposta esaustiva a questo tipo di necessità fornendo soluzioni adatte a tutte le possibili esigenze, specie per chi chi vuol spostare presso Poste un prestito aperto presso un’altra banca.

Esistono poi soluzioni di altro tipo come Mutuo BancoPosta Sostituzione + Ristrutturazione e Mutuo BancoPosta Sostituzione + Liquidità che guardano ad altri tipi di necessità, a riprova di come il gruppo Poste Italiane ambisca a diventare una banca a tutti gli effetti, capace di coprire ogni esigenza senza perdere però di vista il fattore convenienza.

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