Quello di oggi sarà un venerdì nero per i cieli italiani. Dall’Enav a Ryanair, sono numerosi gli scioperi programmati per la giornata odierna e qualche compagnia aerea, onde evitare gravi ripercussioni sul mercato, ha provato a mettere giù un piano volto a ridurre possibili disagi (come nel caso di Alitalia).
Nel frattempo però su Ryanair continuano a pesare le polemiche sollevate da piloti e assistenti di volo, e rincarate da sindacati e politica. Contro la compagnia irlandese si è scagliata anche la Commissione europea, mentre il Garante degli scioperi si è detto pronto a sanzionare il vettore. La colpa di Ryanair? Quella di essere andata al risparmio sui diritti dei suoi dipendenti e di aver minacciato di ripercussioni i lavoratori che avrebbero partecipato allo sciopero.
“Se metterà davvero in atto le minacce contenute nella lettera, che hanno i toni di inizio secolo scorso, Ryanair incorrerà nelle sanzioni per condotta antisindacale”, ha precisato a questo proposito il numero uno dell’Autorità di Garanzia degli scioperi Giuseppe Santoro Passarelli. In particolare, si parla di multe che possono arrivare anche a 50 mila euro, per di più raddoppiabili. Alla luce di questa tensione, il ministro dei trasporti Graziano Delrio ha avviato una indagine interna a Ryanair per verificare come stanno effettivamente le cose.
Oggi comunque si scioglierà il nodo e si capirà se le minacce della compagnia avranno avuto effetti oppure no: lo sciopero è stato programmato dalle 13 alle 17. Sembra però che a vincere siano già stati i lavoratori, visto che nelle ultimissime ore il capo di Ryanair, Michael O’Leary, si è detto disposto a riconoscere il ruolo dei sindacati e ad avviare le trattative con i sindacati europei, oltre che italiani, per raggiungere un accordo su diritti e salari. Del resto, come ha ammesso lui stesso, Ryanair non si può permettere di rimanere a terra nel periodo di Natale che rappresenta un momento molto delicato sia per i consumatori che per la compagnia stessa.