In questo mese di ottobre i prestiti chiesti dalle famiglie sono diminuiti del 2,5% rispetto al 2016. Ci sono dei dati però da puntualizzare: mentre aumentano del 2,8% i prestiti personali, quelli finalizzati calano del 6,3% nonostante l’aumento dell’8,7% dei finanziamenti richiesti per comprare un’auto.
Nonostante questo dato positivo nel mercato dell’auto, il Crif mostra quindi un rallentamento generale delle richieste di prestito da parte delle famiglie italiane. Resta però un dato positivo: dal 2015 in poi la ripresa del comparto ha evidenziato un trend positivo. Merito anche del lavoro che ha sicuramente ripreso un po’ di ritmo e che ha permesso alle famiglie di mostrare garanzie che magari prima non avevano (e sappiamo bene come banche e finanziarie siano solite chiedere garanzie piuttosto stringenti per la concessione del credito).
Come dicevamo, a ottobre i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi ossia auto, moto, arredamento, elettronica, viaggi, spese mediche sono in flessione del 6,3% rispetto allo stesso mese del 2016. Questo calo, spiegano i ricercatori, “è ascrivibile principalmente a progetti di acquisto di beni di valore più contenuto, tant’è che l’importo medio richiesto risulta in crescita”.
Continuano invece nel loro trend positivo i prestiti personali, con un aumento del 2,8%. Risulta essere in aumento sia per il totale dei prestiti sia per le voci disaggregate l’importo medio dei prestiti richiesti.
A ottobre prosegue infatti l’aumento dell’importo medio dei prestiti chiesti, che nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati arriva a 9.283 euro (+11,1% rispetto allo stesso mese del 2016), avvicinandosi al record degli ultimi 6 anni registrato nel mese di febbraio 2017, quando si era attestato a 9.361 euro.
L’importo medio dei prestiti finalizzati si attesta a 6.358 euro, con un aumento del +19,5% rispetto all’ottobre 2016 legato probabilmente proprio all’incidenza dei prestiti per auto. Aumenta, ma meno, anche l’importo medio chiesto per i prestiti personali, che sale del 3,2% su base annua e si attesta a 13.075 euro.