Sul Venezuela incombono obblighi finanziari

Lo scorso 27 ottobre, il Venezuela ha cancellato 841 milioni di dollari, corrispondenti agli impegni finanziari di PDVSA “Petróleos de Venezuela”. E venerdì 3 novembre, ha pagato 1 miliardo e 169 milioni di dollari corrispondenti alle obbligazioni di PDVSA per il 2017 confermandosi un Paese modello per il rigoroso rispetto dei propri impegni e obblighi finanziari internazionali, con un record impeccabile in termini di responsabilità finanziaria.

In questi quattro anni, la Repubblica ha onorato tutti i suoi obblighi, così tra il 2013 e il 2017 ha pagato impegni di debito estero, per un totale di 71,7 miliardi di dollari.

Un comportamento virtuoso, sulla base del quale il governo di Nicolas Maduro aveva progettato due mesi fa un’operazione finanziaria legale, con la quale sperava di ottenere tra i 3,5 e i 5 miliardi di dollari. Ma Donald Trump ha posto il veto a questa operazione. Come ha riconosciuto il segretario del Tesoro degli Stati Uniti, l’obiettivo di questa strategia è soffocare il Venezuela per farlo arrendere ai dettami dell’impero statunitense.

“Quello che persegue questo blocco, nell’ambito della guerra economica, è far soffrire il nostro popolo, generare un crollo economico e una crisi politica che ha come obbiettivo il rovesciamento del governo legittimo”, spiega una nota del governo venezuelano ricordando il divieto imposto a tutte le istituzioni finanziarie statunitensi o che operano nel territorio statunitense di negoziare o realizzare operazioni finanziarie con qualsiasi obbligazione o strumento di debito sovrano emesso in precedenza dalla Repubblica bolivariana del Venezuela.

“In questo modo – spiega la nota – viene bloccato il rifinanziamento necessario e naturale delle obbligazioni che il Venezuela ha emesso e deve pagare, così come le nuove obbligazioni che il Venezuela doveva posizionare sul mercato internazionale nel 2017. Nello stesso periodo il Venezuela ha registrato perdite di almeno 100 miliardi dollari a causa della forte caduta dei prezzi del petrolio, che hanno portato ad una contrazione del 70% degli utili in valuta estera della principale impresa del paese”.

Si tratta di una vera aggressione con micidiali strategie finanziarie, davanti alle quali, conclude la nota governativa, “il Venezuela non continuerà ad accettare le molestie e la persecuzione finanziaria che mirano a distruggere la nostra economia”.

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