Il noto programma Report si è recentemente chiesto se il trading ad alta frequenza sia una truffa, dedicando a questo argomento una puntata speciale intitolata “Scatola Nera”.
Prima di entrare nel dettaglio dell’inchiesta del programma televisivo, è utile capire cosa è e come funziona il trading ad alta frequenza. Si tratta di procedure algoritmiche che consentono, in frazioni di secondo, di vendere e comprare asset sul mercato. In pratica oggi grazie allo sviluppo delle tecnologie, gli algoritmi eseguono gli ordini ancora prima che l’utente finale abbia il tempo per eseguire una valutazione. Sono scambi automatici effettuati tramite la rete, legali e sicuri. Allora perché si parla di truffa?
Secondo Report dietro le quinte ci sono dei personaggi che conoscono in anticipo quelli che sono gli ordini degli operatori sui mercati e quindi in grado di bruciarli sul tempo. Ma non si ferma a questo: questi oscuri manovratori acquistano le azioni che gli operatori intendono comprare pochi secondi prima che l’operazione sia finalizzata e poi le rivendono agli stessi soggetti interessati ad un costo più alto.
Potrebbe sembrare un nonnulla un piccolo aumento di costo, ma se si prendono in considerazione tutte le operazioni assoggettate a tale manovra allora si parla di guadagni che sfiorano il milione.
Intervistato durante la trasmissione, Ronan Ryan, presidente di IEX, ha affermato che “quando un operatore vedeva sul suo terminale che c’erano un milione di azioni ad un prezzo che a lui andava bene, quando cliccava per comprarle riusciva a comprarne 100.000 e le altre 900.000 apparivano improvvisamente in vendita per qualche centesimo in più”.
Dinanzi a tale situazione, ha proseguito Ryan, l’operatore “ricliccava per comprare anche quelle 900.000 al nuovo prezzo ma riusciva a comprarne soltanto 50.000 e le altre improvvisamente costavano di nuovo un po’ di più e così via”. Dalle parole di Ryan si capisce che il trading ad alta frequenza è stato concepito per attirare la truffa e che impedire simili comportamenti è oggettivamente difficile.